Grande show in quel di Costa Valle Imagna sabato 9 luglio con l’organista parmense Gabriele Agrimonti, un vero fuoriclasse nelle improvvisazioni, alla consolle dell’organo Finotti/Zanin nel secondo concerto della prima edizione del Festival Organistico Internazionale dedicato allo strumento della Parrocchiale di Costa Valle Imagna, nell’ambito della Rassegna Organistica di Valle Imagna promossa dall’Associazione Oltre Confine.
Agrimonti interpreta pagine come la celeberrima “Ciaccona in re min. per violino solo di J.S. Bach trascritta per organo dal compositore e organista Ulisse Matthey”, il solenne e mistico “Corale N. 2 in si min. di Cesar Franck” e una trascrizione dello stesso Gabriele di 3 brani (Evocacion – El Puerto – Corpus Christe en Sevilla) dal I° libro della suite per pianoforte del compositore spagnolo Isaac Albeniz.
“È raro sentire musica per organo di compositori spagnoli del 900 o contemporanei nei concerti organistici; ho voluto trascrivere per organo questi 3 brani dalla suite di Albeniz, immaginandoli in modo orchestrale” fa sapere Agrimonti.
Agrimonti durante il concerto a Costa Imagna
Il concerto si è chiuso con una improvvisazione, uno dei “pezzi forti” del repertorio dell’organista: Agrimonti ha utilizzato 6 temi di César Franck proposti dal pubblico, celebrando quindi i 200 anni dalla nascita del compositore Belga. L’alternarsi di momenti accesi e veloci ad altri più meditativi e melodici, lo stile moderno e personale, lo scaturire di innumerevoli colori dallo Zanin, la maestria nel gestire i 6 temi franchiani ora alternandoli ora sovrapponendoli spogliandoli poi della loro origine indole per personalizzarli con intelligenza e innovazione, non fanno altro che confermare la grandezza di Gabriele Agrimonti nell’arte dell’improvvisazione confermata dai suoi innumerevoli concorsi internazionali vinti a proposito.
Ben 4 i bis proposti dall’organista parmense scaturiti dai numerosi applausi del pubblico, tutti di improvvisazione: Agrimonti nei 4 bis (sempre su temi franchiani) sperimenta lo stile di Mozart, un preludio in stile romantico tedesco, una fuga a 4 voci e a concludere una toccata moderna.
Alla consolle Agrimonti, oltre ad una tecnica formidabile al manuale, sconvolge nell’utilizzo della pedaliera: il piede sinistro sempre sui pedali, mentre il destro si muove con velocità alternandosi tra cassa espressiva, pedaliera e i pedaletti degli aggiustabili (innumerevoli le registrazioni utilizzate da Gabriele ad imitare il crescendo e decrescendi tipico della musica per orchestra).