A Dossena un grande cerchio in legno alla memoria dei minatori: ecco “Eco della Montagna”

Il 30 novembre a Dossena si inaugura "Eco della Montagna", un monumento circolare posizionato appena prima di giungere al Becco che celebra i minatori.
12 Novembre 2024

Il 30 novembre a Dossena si inaugura “Eco della Montagna”, un monumento circolare posizionato appena prima di giungere al Becco (la terrazza panoramica a strapiombo sulla Val Parina).

L’opera celebra la memoria di tutte le persone che hanno lavorato nei siti minerari, ormai dismessi, del territorio di Dossena. Il progetto consiste in un recinto circolare, di 25 metri di diametro, che “abbraccia” una grande pietra, scolpita dall’artista
Francesco Paterlini, isolandola dal paesaggio circostante e conferendogli una natura simbolica e contemplativa. Il recinto è composto da una base di cemento che si estrude, per metà della circonferenza, diventando una lunga seduta per le celebrazioni comunitarie; e da una struttura in legno bruciato che si innesta sulla base di cemento, rievocando le recinzioni in legno caratteristiche del territorio di Dossena.

Eco della Montagna, promosso dalla Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stato concepito come un monumento-attivo in cui la
comunità di Dossena può ritrovarsi per i riti commemorativi e in cui, i visitatori del progetto Strada delle Miniere, possono trovare un momento di pausa, silenzio e contemplazione durante il percorso.

“Una vena aperta di un calcare chiaro taglia obliquamente il versante della montagna – spiega l’artista Francesco Paterlini. Lungo questa linea, attraverso l’accesso della miniera, la Santa, protettrice invocata dei minatori sepolti vivi nei budelli delle viscere terrestri, veglia. Al fondo il demone, la cupidigia che alberga prima che nelle profondità del sottosuolo nei cuori bramosi e spauriti degli uomini, si nutre delle loro carni”.

eco montagna alto - La Voce delle Valli
Vista aerea dell’opera
15 - La Voce delle Valli
Uno dei bassorilievi di Paterlini
Foto: Atelierxyz

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Commenti:
  1. Ennesima bruttura e spreco di soldi. Era buona l’idea di un punto di sosta, con il sasso e le sculture, anche quella delle sedute per fare una pausa di riposo prima di arrivare al becco, ma chiudere tutto dentro dei muri di legno scuri, perchè? Perchè coprire quel bellissimo paesaggio con quegli orrendi muri neri? Chissà perchè a Dossena da un po’ c’è tanto spreco di denaro per opere orrende, tipo la nuova scuola o la piazzetta (come chiamarla quella roba?) vicino alla COOP. Incomprensibile davvero.

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