Nei giorni scorsi Ester Manzoni, di Berbenno, ha compiuto 100 anni; ha raggiunto il secolo di vita, in buona salute e lucidità, rappresentando l’abitante più anziana del paese.
Il figlio di Ester Manzoni, Marcello Salvi, racconta: “Ester sta bene anche se non è autonoma. Legge ancora L’ Eco di Bergamo e l’unica difficoltà è l’udito. Oggi (mercoledì 29 novembre ndr) ha festeggiato le sue 100 primavere con nipoti, pronipoti, amici e vicini. Hanno partecipato il Sindaco, assessori e il parroco di Berbenno”.
Ester è nata in località Gorlongo, a Berbenno, in una famiglia con tre sorelle – Paolina, Antonietta e Angela – e un fratello, Giacomo. Da bambina, anche d’inverno, per i sentieri, con gli zoccoli di legno, andavano a messa, ritornavano a casa a mangiare e poi si dirigevano verso scuola.
È negli anni della gioventù un ricordo meraviglioso: Ester si era comprata il primo cappotto con i soldi che aveva guadagnato raccogliendo le nocciole, insieme alle sorelle. Non erano però anni facili, in tempo di guerra; nel contesto della Seconda Guerra Mondiale, da casa sua a Gorlongo Ester riusciva, infatti, a sentire le sirene e i bombardamenti degli inglesi e degli americani su Dalmine e sull’industria aeronautica Caproni a Ponte San Pietro.
Successivamente si è sposata con Gerolamo Salvi; i due sono andati ad abitare a Ca’ Passero e hanno avuto due figli: Marcello e Adrio. È del 1949, anno in cui è nato Marcello, la foto (qui sotto) che Ester ricorda con chiarezza; qui sono ritratti il marito, il suocero e il cognato di Ester nel bosco.
È proprio a Ca’ Passero che, di mattina, Ester andava a portare il latte alla casera. Si è poi sempre dedicata anche alla raccolta di funghi, asparagi e di altri alimenti che la terra offriva.
Negli anni Sessanta, si è poi trasferita in Svizzera con la famiglia, dove è rimasta per 20 anni. Qui lavorava come domestica, facendo i mestieri per alcune famiglie in Svizzera; andava anche a raccogliere le patate, e cucinava per 6 persone, la famiglia, insieme a Innocente e Aldo.
Suo marito Gerolamo e il figlio Marcello erano boscaioli, mentre il figlio Adrio aveva svolto un apprendistato per diventare carrozziere.
Ester è tornata in Italia nel 1982 con la famiglia, a eccezione di Adrio che è rimasto in Svizzera. Nel giugno del 1986, il marito di Ester è venuto a mancare all’età di 65 anni: un periodo difficile, in cui, in aggiunta, la pensione tardava ad arrivare. Nel 1999 è venuto poi a mancare anche il figlio Adrio, a soli 44 anni.
I 100 anni di Ester sono insomma densi di molteplici esperienze, non sempre facili, spesso difficili. Eppure nella trama della sua vita si illuminano, come lucciole, molti ricordi felici e spensierati – il primo cappotto comprato da giovane, le camminate a piedi fino alla Candelora o alla Cornabusa con Loretta, e altri ancora.
Tornando al qui e ora, Ester ha passione nel leggere il giornale e fino a un anno fa circa faceva anche i crucipuzzle. Inoltre, conserva e nutre un ricordo lucido e prezioso degli anni di un tempo passato che, dopo tutto, è sempre un po’ qui, nella memoria e nel racconto.