Domenica 8 dicembre è stata una giornata speciale per l’ex calciatore sedrinese, classe 1981, Cristian Raimondi, oggi nello staff tecnico dell’Atalanta a fianco di Gasperini. Lo sportivo brembano, è stato celebrato dal suo paese d’origine in una cerimonia emozionante tenutasi presso il gremito atrio delle Scuole Medie di Sedrina, dove ha ricevuto dal sindaco Stefano Micheli la “Cittadinanza Onoraria”: un riconoscimento che celebra non solo i suoi successi sportivi, ma anche il legame profondo col suo paese d’origine.
La cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria è stata un evento molto atteso dalla comunità di Sedrina: tantissimi infatti i concittadini accorsi per rendere omaggio a una figura che ha saputo portare alto il nome del paese, sia come atleta che come tecnico.
Per questa occasione, all’interno dell’atrio delle Scuole Medie, era presente anche la mega Coppa Europa League: una riproduzione altra 3 metri (realizzata da Diego Corbari Meco di Cenate Sotto su iniziativa di alcuni tifosi storici).
“Grazie Sedrina, è con immenso orgoglio che oggi ho avuto l’onore e il privilegio di ricevere la cittadinanza onoraria del mio caro e amato paese – ha dichiarato Raimondi -. Cercherò di portare sempre con me i valori imparati e trasmetterli alle giovani generazioni.”.
“Cresciuto a Sedrina, membro dello staff tecnico dell’Atalanta, ha contribuito in modo significativo alla recente vittoria europea della squadra – si legge nella targa firmata dal sindaco Stefano Micheli -. Il suo legame con il club, maturato anche durante la carriera da calciatore conclusasi nel 2017, si riflette nel suo impegno e nella passione per il calcio. Raimondi rappresenta i valori dello sport, come dedizione e lealtà, ed è un riferimento positivo per la nostra comunità.
Cristian Raimondi, oltre ad essere un allenatore e tecnico della Dea rispettato, è un vero e proprio ambasciatore della Valle Brembana, e il conferimento della Cittadinanza Onoraria è un tributo al suo percorso e al suo impegno nel promuovere i valori dello sport e dell’appartenenza. La sua storia continua a scriversi, e la comunità di Sedrina è fiera di avere un proprio campione, che porta nel cuore il nome del suo paese e dei suoi abitanti.
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