Al Tino Sana grande festa ai vini bergamaschi: in 800 al secondo West Bergamo Wine & Friends

Al Museo del Falegname sono stati ospiti, per due giorni, 26 produttori di vino del territorio, a rappresentare oltre 120 ettari di vigneti bergamaschi e 100 etichette in degustazione.
29 Novembre 2023

Circa 800 persone hanno preso parte alla seconda edizione di West Bergamo Wine & Friends. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco Almenno in collaborazione con il Museo del Falegname Tino Sana, si è tenuta lo scorso fine settimana appunto presso il Museo del Falegname ad Almenno San Bartolomeo. L’evento aveva l’obiettivo di valorizzare i vini di eccellenza e le Cantine presenti principalmente nel territorio limitrofo, in particolare la zona a Ovest di Bergamo, a partire dagli Almenno, per arrivare a Pontida, Palazzago, Ambivere, Mapello, Villa d’Adda, Carvico, Villa D’Almè, Sotto il Monte, Sorisole, Bergamo e tanti altri Comuni ospitando anche produttori dell’importante zona a Est di Bergamo.

Al Museo del Falegname sono stati quindi ospiti per due giorni 26 produttori di vino del territorio, a rappresentare oltre 120 ettari di vigneti bergamaschi e 100 etichette in degustazione. Visto il grande afflusso dei partecipanti, si può considerare un ottimo risultato e lo scopo pienamente raggiunto di una manifestazione che vuole diventare un appuntamento annuale fisso.

“Seconda edizione con un’emozionante presentazione partecipata da parte dal pubblico e dai produttori. La bravissima Michela Persico ha ben illustrato il Museo e coinvolto gli illustri ospiti per i loro interessanti interventi – afferma Aurora Sana Presidente del Museo del Falegname Tino Sana – Spicca sempre l’amore per il territorio e il sublime lavoro della vinicoltura, grande risorsa nella bergamasca. Uno speciale e doveroso grazie all’amico Pietro Rota per la collaborazione; grazie agli amici dello staff Pro Loco e ai volontari del Museo.”

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Da sinistra: Pietro Rota, Aurora Sana e Michela Persico

“E’ stato un grande piacere poter organizzare la seconda edizione di questo evento, siamo molto contenti del risultato ottenuto soprattutto sentiti i produttori presenti. Abbiamo il dovere di valorizzare le nostre tradizioni come quelle della viticoltura e dell’enologia – afferma Pietro Rota, Presidente della Pro Loco Almenno – Vorrei che WBW diventasse un punto fermo per portare valore ad un territorio contraddistinto sia da bellezze storiche ed architettoniche, sia da grandissimi vini che nascono in queste terre e necessitano solo di esser conosciuti.

I percorsi di degustazione – prosegue Rota – sono stati disposti sui tre livelli del Museo di modo da permettere oltre alla degustazione anche la visita al meraviglioso Museo del Falegname. Ad impreziosire il tutto, oltre alle diverse autorità intervenute come l’Onorevole Rebecca Frassini e Giovanni Malanchini Consigliere Regionale Regione Lombardia, sabato ha condotto l’inaugurazione della manifestazione la bravissima e bellissima presentatrice Michela Persico, madrina dell’evento, mentre la domenica si è svolta l’interessante presentazione del libro “Pentole e Campanili” di Irene Foresti, con un’introduzione di Antonio Carminati, Direttore del Centro Studi Valle Imagna, dedicata alla storia della coltivazione della vite in Valle Imagna e Val San Martino.

Ringraziamenti doverosi: “Ringrazio di cuore Aurora Sana per la grandissima collaborazione oltre che consueta ospitalità al meraviglioso Museo, un piacere per me lavorare con lei. Grazie mille a tutti i produttori che hanno accettato l’invito. Grazie mille alla nostra madrina Michela Persico che ci ha onorato della sua presenza e ha condotto al meglio l’inaugurazione di WBW, ad Irene Foresti ed Antonio Carminati per la piacevole ed interessante presentazione del libro “Pentole e Campanili” Grazie a tutti i volontari del Museo ed alla squadra della Pro Loco Almenno. Grazie mille alle importanti autorità politiche e del mondo agricolo intervenute. Grazie al gruppo dei Bersaglieri che ha gestito l’area food egregiamente. Ringraziamo ovviamente i Comuni di Almenno S.B. e di Almenno S.S. per credere nella nostra proposta” conclude Rota.

Di seguito le 26 aziende che sono state ospiti della manifestazione:
Agricola La Cà (Villa d’Adda), Az. Agr. Biava (Scanzorosciate), Az. Agr. Ca’ Verde (Almenno S.S.), Az. Agr. Cascina Moroni (Bergamo), Az. Agr. Cascina Rigurida (Villa d’Adda), Az. Agr. Cascinetto d’Agro (Almenno S.B.), Az. Agr. Il Belvedere (Palazzago), Az. Agr. La Corona (Scanzorosciate), Az. Agr. Le Terrazze del Canto (Mapello), Az. Agr. Mezzaripa (Pontida), Az. Agr. Scotti (Mapello), Az. Agr. Tassodine (Villa d’Adda), Cantina Val San Martino (Pontida), Casa Virginia (Villa d’Almè), Cascina del Ronco (Villa d’Almè), Cascina Drezza (Pontida), Le Driadi Slow Farm (Palazzago), Soc. Agr. La Rossera (Villa d’Adda), Az. Agr. Tosca (Pontida), Ronchi di Genestaro (Ambivere), Lurani Cernuschi (Almenno S.S.), Mo.Ka (Ambivere), C’era una Volta (Palazzago), Agricola Colleoni (Palazzago), Pietramatta (Cenate), Tenuta il Castello (Grumello del Monte).

Un territorio, quello degli Almenno, che ha un legame anche storico con la viticoltura, infatti le prime tracce della presenza della vite e del vino in provincia di Bergamo risalgono all’epoca dei Romani, ciò significa verosimilmente che il Ponte di Lemine o della Regina, situato ad Almenno e costruito intorno al 55 d.c. è stato luogo di passaggio dei primi vini prodotti nella bergamasca, essendo crocevia militare e commerciale verso l’Europa.

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