All’Atalanta non basta la testa: rimonta due gol alla Lazio, ma soccombe 3 a 2 nel finale

All’Atalanta non basta la testa, la Dea cade all’Olimpico di Roma e si arrende alla Lazio per 3 reti a 2: vana la rimonta dei due gol subiti in un avvio shock.
8 Ottobre 2023

All’Atalanta non basta la testa, la Dea cade all’Olimpico di Roma e si arrende alla Lazio per 3 reti a 2: vana la rimonta dei due gol subiti in un avvio shock, i padroni di casa trovano i tre punti grazie alla rete di Vecino. Negli undici di partenza Koopmeiners e Lookman restano a riposo in panchina, sostituiti da Pasalic e da Scamacca, di nuovo titolare dopo più di un mese. Nei biancocelesti la novità è il forfait di Immobile, la sua casella viene riempita da Castellanos, mentre a centrocampo tornano Guendozi e Rovella.

In campo, però, scendono solo i padroni di casa. La Lazio inizia con grandissima intensità e mette sotto gli avversari: al 5’ corner dalla sinistra di Luis Alberto, Musso resta inchiodato sulla linea di porta, la palla sbatte su De Ketelaere ed entra in rete. Atalanta non fortunata ma nemmeno pervenuta in campo, visto che gli orobici sembrano frastornati e passivi. Apertura di Luis Alberto per Felipe Anderson, cross in mezzo dove Castellanos deve solo spingere in porta il suo primo gol in A che vale il 2 a 0.

Dea completamente inferiore, tanto nella condizione fisica quanto nel posizionamento in campo. Gli uomini di Sarri vanno subito vicino 14’, quando Musso in uscita disperata nega il gol a Casale, poi Guendozi ci va vicino al termine di un contropiede veloce, ma colpisce la parte alta della traversa con una botta da fuori. Incomprensibile approccio orobico, che prova a riprendersi quando Ruggeri dalla sinistra crossa, Scamacca spizza e Pasalic non trova la porta di testa da ottima posizione. È quantomeno una reazione e da un’azione molto simile nasce il gol bergamasco: cross affilato di Ruggeri dalla sinistra, colpo di testa di Ederson che manda la sfera all’angolino e dimezza la distanza al minuto 33.

Atalanta che si affida molto alle fasce, anche perché quando si abbassa Pasalic per impostare gioco i risultati lasciano a desiderare. Il resto del primo tempo è una lotta a tutto campo che non produce grosse occasioni, tranne un brivido quando Musso liscia lo stop su un retropassaggio e concede corner. Del resto, i laziali sono molto bravi ad alzarsi in blocco sui difensori orobici, costringendoli o a far giocare il proprio portiere (con scarsissimo profitto) o a velocizzare l’azione verso gli esterni.

Nel tentativo di guadagnare campo sulla trequarti avversaria, Gasperini inserisce Koopmeiners per un impalpabile Pasalic. De Keteleare prova a suonare la carica: sguscia via sulla destra, entra in area e calcia col mancino, ottima parata di Provedel con una mano. Sarri si copre inserendo Vecino per Luis Alberto, mentre Pedro rileva Zaccagni, forze fresche per un eventuale ribaltamento di campo. Lo spagnolo trova la rete al 58’ quando raccoglie un lancio lungo e batte Musso a tu per tu, ma l’attaccante era in chiara posizione irregolare, ma è chiaro il messaggio alla retroguardia orobica, che non può permettersi distrazioni quando gioca così alta.

È dalla retroguardia che arriva però il pareggio: corner corto di Ruggeri per Koopmeiners, cross sul secondo palo dove Kolasinac salta di testa e manda la palla sul palo opposto. Parità ristabilita, con il punteggio però sembra destinato a cambiare ancora. Le squadre si allungano, l’ingresso di Isaksen per la Lazio movimenta il gioco biancoceleste. Proprio lui si guadagna una punizione dal limite dell’area, posizione defilata e tiro alto.

I padroni di casa sembrano averne di più e all’80’ passano: cross dalla destra, Hysaj di sponda verso Vecino che tutto solo in area trafigge Musso. Sorpasso dei laziali con l’ennesima dormita della difesa atalantina, ma in generale il ritmo dei bergamaschi è calato troppo e chi è subentrato non è sembrato in grado di dare un contributo. Alla Dea non bastano i cinque minuti di recupero per evitare la sconfitta: molti gli spunti che Gasperini dovrà analizzare durante la pausa delle Nazionali. La sosta rimanda il prossimo appuntamento di campionato a domenica 22 contro il Genoa, due settimane per andare avanti e ripartire al meglio.

gasperini atalanta lazio - La Voce delle Valli

Foto: Alberto Mariani

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