Botta e risposta fra Jonathan Lobati, presidente della Comunità Valle Brembana, e il sindaco di Almenno San Salvatore, Michele Sarchielli, in merito alla chiusura domenicale (e nei festivi) della strada di collegamento fra Clanezzo e Almenno San Salvatore.
Dopo il parere negativo di Lobati – espresso prima sui social e poi attraverso una lettera inviata alla Provincia di Bergamo (e allo stesso Sarchielli) – arriva la replica di Sarchielli con una missiva che va dritta al punto. “Visto e considerato che sono stato coinvolto per aver emanato un ordinanza che riguarda la viabilità di via Clanezzo in località Almenno San Salvatore dal presidente della Comunità Montana Valla Brembana Sig. Lobati, sento la necessità quanto meno di una replica per precisare alcuni aspetti. Premesso che i leoni da tastiera li ho sempre detestati, il sottoscritto quando vuole sapere delle informazioni da colleghi /enti li chiama al telefono o li convoca in municipio, almeno io lavoro così.
Detto questo – prosegue la lettera del sindaco almennese – voglio sottolineare che sul ponte di Clanezzo vige il divieto per i veicoli con larghezza superiore ai MT 2,10 e il divieto di portata sopra i 35 Q.li. nella via oltretutto la larghezza non consente la realizzazione di un marciapiede a salvaguardia dei pedoni e in certi tratti può transitare solo un veicolo alla volta.
Ribadisco che il tratto di strada interessato dall’ordinanza è comunale e rientra nel centro abitato. Presidente, le ricordo che Almenno San Salvatore appartiene alla Comunità Montana Valle Imagna e che, forse, prima di scrivere che ci sarà un incontro, era meglio chiamare il diretto interessato.
Concludo dicendo, visto che si parla di viabilità della Valle Brembana, ma l’attuale Presidente della Comunità Montana Valle Brembana cosa ha fatto per la variante di Zogno ferma da anni proprio quando lui era Consigliere provinciale? Ringrazio Regione Lombardia per aver messo a disposizione le dovute risorse per portare a termine questa importante opera. Prima di criticare le ordinanze dei Comuni bisognerebbe conoscere la realtà dei fatti ricordando che la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto, onde evitare di avere una vittima”