Si sono conclusi la scorsa settimana ad Almenno San Bartolomeo i lavori di consolidamento del muro di Via IV Novembre. Il manufatto, di proprietà comunale, era infatti in parte crollato e presentava ulteriori segni di cedimento rendendo così necessario un intervento per la messa in sicurezza.
I lavori sono stati progettati e diretti dall'Ing. Francesco Rota dello Studio C-SPIN Centro Sviluppo Progettazioni Ingegneristiche di Grassobbio e realizzati dall'impresa L'Orobica s.r.l. di Zogno.
“Si tratta di un'opera attesa da tempo dalla comunità – spiega il Sindaco di Almenno San Bartolomeo, Alessandro Frigeni – un'opera rilevante dal punto di vista economico e complessa e delicata dal punto di vista tecnico e progettuale”. Il prossimo step previsto sarà il collaudo statico del muro, il cui esito positivo permetterà la riapertura di via IV Novembre al traffico carrabile. “Ad essere ripristinate saranno anche le linee del trasporto pubblico locale e di quello scolastico che attraversano il centro storico di Almenno – aggiunge il sindaco – a tutto vantaggio degli studenti e dei pendolari che utilizzano tali linee”.
Oltre agli aspetti funzionali dell'opera particolare attenzione è stata riservata anche agli aspetti paesaggistici ed estetici dell'intervento.
“L'intervento in oggetto, realizzato nel cuore del centro storico di Almenno San Bartolomeo, quindi in un'area ad alta sensibilità paesistica – spiega Manuel Rota, Assessore alle Opere Pubbliche e alla Viabilità– è stato studiato in modo tale da garantire un inserimento armonioso nel contesto urbano di riferimento, mediante l'utilizzo di materiali tradizionali, come ad esempio le pietre locali a vista”.
“Da qui l'idea del progettista dell'opera ing. Rota di utilizzare dei tiranti poco impattanti a livello visivo proprio per mantenere inalterato il materiale originario del muro – prosegue l'Assessore – un ringraziamento particolare a tutto lo staff dell'ufficio tecnico comunale di Almenno San Bartolomeo, in particolar modo al geom. Alessandro Rota e all'ing. Loris Maggioni che hanno coordinato l'intervento”.
Fondamentale l'intervento dell'ing. Francesco Rota, progettista e direttore dei lavori: “Il muro esistente è del tipo a gravità ed è costituito da pietre a spacco posate a secco – spiega Rota – oltre ad aver subito un crollo nel suo tratto centrale, il muro presentava lesioni, deformazioni e distacchi in vari punti; prima di procedere con la progettazione sono state condotte indagini e carotaggi sia sulla muratura che sul terreno retrostante per verificarne le reali condizioni”.
“Punto centrale dell’intervento – conclude l'ing. Rota – è stata la volontà di conservare il manufatto esistente preservando il suo valore storico ed architettonico utilizzando tecniche di consolidamento e materiali idonei; si è scelto quindi di intervenire impiegando tiranti in acciaio infissi nel terreno sino ad una profondità di 9 m; tiranti che, abbinati a piastre in acciaio, garantiscono la sicurezza statica e la normale viabilità; questa soluzione tecnica, rispetto ad altre poste al vaglio, è stata scelta in quanto è risultata essere la meno invasiva dal punto di vista dell’impatto visivo, quella che presentava tempi di esecuzione più ridotti e anche la più vantaggiosa dal punto di vista economico”.