Nei giorni scorsi, nella splendida cornice del Museo del Falegname di Almenno San Bartolomeo, il sindaco Alessandro Frigeni, a nome della comunità almennese, ha consegnato ufficialmente la Benemerenza Civica 2024 ad Aurora Sana, Presidente del Museo intitolato al papà Tino, indimenticabile imprenditore almennese (mancato nel 2020) fondatore della celebre azienda di arredamento oltre che del Museo e della Scuola del Falegname.

“l’Amministrazione Comunale ha deciso di conferire questo riconoscimento – sottolinea il sindaco Frigeni – per il grande e generoso impegno profuso da Aurora nell’ambito dell’attività museale nella sua qualità di Presidente del Museo del Falegname “Tino Sana”, prestigiosa istituzione culturale almennese operante nel settore della promozione e della valorizzazione della cultura del legno nelle sue varie forme ed espressioni, nella memoria del caro papà Tino”.

Durante la serata, introdotta dal vicesindaco Massimo Todeschini, promotore e organizzatore dell’evento, sono intervenuti l’Europarlamentare Lara Magoni, il Consigliere Regionale Ivan Rota, il Parroco di San Bartolomeo don Giulivo Facchinetti, il Direttore della Scuola del Falegname Gianluca Fiorina, Norma Gimondi, figlia dell’indimenticabile ciclista Felice (grande amico del papà Tino), la Presidente dell’Associazione Nepios Onlus Tullia Vecchi, il Presidente della Pro Loco degli Almenno Pietro Rota e Veronica Masnada, in rappresentanza delle guide volontarie del Museo.

Durante la serata, partecipata da molti amministratori comunali (attuali e del passato), amici del Museo e dai rappresentanti delle tante associazioni del territorio, sono intervenuti, commossi, anche i famigliari e i fratelli di Aurora: Giampaolo, Guido e Chiara.

Emozionata, Aurora Sana ha dichiarato: “Sono onorata di ricevere questo riconoscimento; lo condivido con la mia famiglia e con i miei fratelli; un premio che sa di sacrifici, ma anche di gioie e sicuramente di responsabilità; un premio che mi induce a continuare in questa attività museale con passione e amore, come è stato fino ad oggi.

Dedico con tutto il cuore questo riconoscimento ai miei genitori: Maria e Tino Sana, perché è grazie a loro se siamo qui oggi in questo luogo stupendo e con questi sentimenti di gratitudine”.