Continuano i danni causati dal bostrico in alta Valle Brembana, un insetto autoctono che sta letteralmente devastando le abetaie. Stando ad alcune stime, il solo Comune di Branzi – come riporta L’Eco di Bergamo – ha quantificato in circa 10 milioni di euro il danno nei suoi boschi, per taglio, pulizia, trasporto e ripiantumazione con altre specie.
Il rischio se non si interviene, come sottolinea il sindaco di Isola di Fondra, Carletto Forchini, è di perdere i boschi dell’alta Valle Brembana. L’insetto ha sempre colpito in alta valle, ma con le condizioni di forte siccità di questi anni, la situazione è diventata molto più grave: gli alberi sono più sofferenti e diventano facile bersaglio dell’insetto. A resistere sono solo quelli presenti sul fondovalle.
Gli alberi di abete che si trovano fino a 100 metri da quelli secchi sono ad alto rischio di attacco. Quando gli insetti adulti escono dall’albero, la chioma di quest’ultimo si arrossa e l’albero muore nel giro di poche settimane, a metà estate. La scorsa estate nei boschi dell’Alta Valle Brembana – precisamente fra Branzi e Isola di Fondra – il bostrico ha fatto ammalare centinaia di alberi: solo a Branzi sono stati colpiti 350 ettari di bosco.
Il rischio è anche per gli abitanti, perché con questa “emorragia” di piante, si va ad incrementare il rischio idrogeologico: sì, perché senza l’azione degli alberi si potranno generare micro frane e valanghe.
Inoltre, la presenza di piante marce può andare ad ostruire i corsi d’acqua minori e, in condizioni di pioggia, queste potrebbero generare un effetto diga.