Alta Val Brembana, interventi di restauro in cinque chiese con il progetto Le Terre dei Baschenis

Questa mattina in Provincia è stato presentato il programma di interventi di restauro e conservazione promossi nel 2023 dal progetto Le Terre dei Baschenis.
8 Giugno 2023

Questa mattina in Provincia è stato presentato il programma di interventi di restauro e conservazione promossi nel 2023 dal progetto Le Terre dei Baschenis. Hanno partecipato: la consigliera delegata alla Cultura della Provincia Romina Russo, il presidente del BIM Carlo Personeni, i Sindaci promotori, il sindaco di Roncola San Bernardo Marcellino Rota, il presidente di Altobrembo Andrea Paleni, il critico d’arte Giovanni Valagussa, la coordinatrice del progetto Marina Geneletti.

Si tratta di un’iniziativa mirata al recupero e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale delle parrocchie del territorio attraverso uno stanziamento cospicuo da parte dei Comuni di Altobrembo e di fondi provenienti dal Bim.

Per quanto riguarda i progetti specifici, nel portico esterno dell’antica Chiesa plebana di Santa Brigida verrà realizzata una protezione degli affreschi insieme a una struttura a pannelli sovrapponibili, che permetterà di visualizzare le diverse fasi decorative e di edificazione della chiesa stessa (la progettazione e l’incarico di esecuzione dell’intervento sono stati affidati agli arch. Walter Milesi e Lisa Regazzoni); nella parrocchiale di Cusio , con il contributo del Club Orobico Auto d’Epoca, sarà effettuato il restauro del polittico di Antonio Boselli (il progetto e i lavori di restauro sono stati affidati ai restauratori Leone Algisi, Donatella Borsotti e Fabiana Maurizio); nella parrocchiale di Averara nel portico esterno saranno restaurati gli affreschi con una rara raffigurazione della Torre della Sapienza (la redazione del progetto di intervento è stata affidata al restauratore Tiziano Villa). Nelle parrocchie di Santa Brigida e Mezzoldo saranno restaurati due dipinti di Carlo Ceresa(il lavori sono stati affidati al restauratore Tiziano Villa).

baschenis - La Voce delle Valli

Inoltre, l’iniziativa prevede attività di sostegno alla ricerca di contributi per il restauro degli affreschi dei Baschenis: nella Cappella di San Giovanni Battista a Forcella di Roncobello; nella Chiesa di San Defendente a Roncola San Bernardo.

Romina Russo, consigliera delegata alla Cultura della Provincia di Bergamo: “Questi interventi di recupero sui beni culturali delle parrocchie dell’Alto Brembo rappresentano in modo esemplare la volontà e capacità dei Comuni di riqualificare il territorio montano. La Provincia di Bergamo ha dall’inizio offerto il suo convinto sostengo al progetto delle Terre dei Baschenis per il valore intrinseco che lo caratterizza: l’investimento in cultura attraverso la creazione di una rete di cooperazione estesa è un’azione lungimirante che attiva processi di sviluppo a favore delle collettività. Ringrazio in particolare Maria Geneletti per il lavoro di coordinamento svolto in tutti questi anni, gli enti coinvolti, il BIM e i Comuni promotori per la sinergia d’intenti nella destinazione delle risorse economiche necessarie per la realizzazione di questi significativi interventi”.

Don Dario Covelli, parroco di Santa Brigida: “La decisione dei Comuni di Altobrembo di dedicare nell’anno 2023 una cifra importante per la continuazione del progetto de Le Terre dei Baschenis è accolta dalle parrocchie con entusiasmo e gratitudine. Si potranno infatti finalmente mettere in programma nelle chiese dell’alta Valle importanti e mirati restauri, insieme a interventi di migliore illuminazione delle opere più belle e significative”.

Mauro Egman, sindaco di Averara e capofila gestione fondi Bim per i Comuni promotori del progetto: “Noi Sindaci abbiamo creduto nella possibilità di far rinascere la notorietà e la attrattività delle nostre Valli attraverso la riscoperta di un’importante tradizione artistica che ha caratterizzato nei secoli questi territori. Per il 2023 e per i prossimi anni, abbiamo deciso di finanziare con fondi BIM una serie di interventi di restauro del patrimonio artistico, soprattutto delle nostre parrocchie. L’obiettivo è anche quello di sviluppare nella popolazione dei nostri paesi montani la consapevolezza dell’importanza del proprio patrimonio, tramandato per generazioni, e ancora oggi fondamentale per l’identità di una collettività. Crediamo sia oggi il modo migliore per assicurare a questi luoghi un futuro sia demografico che economico, nel rispetto dovuto alle generazioni che ce li hanno tramandati e a quelle future che li abiteranno dopo di noi”.

Marcellino Rota, sindaco di Roncola San Bernardo: “La Chiesa di San Defendente è stata oggetto di numerosi interventi di recupero. Allo stato attuale è in fase di ultimazione la redazione del progetto di restauro degli affreschi (realizzati nel 1482 da Angelo Baschenis) e degli apparati decorativi interni, con il coordinamento dell’architetto Alfredo Roncalli. Il fatto che tutta la cittadinanza, insieme al contributo del parroco Don Andrea Pedretti e di altri enti e privati, abbia partecipato economicamente alla realizzazione di questi lavori, evidenzia come il valore della salvaguardia delle proprie origini e della propria storia siano un elemento importante di aggregazione e di unità della collettività. L’auspicio è che anche la Chiesa di San Defendente possa entrare in questo percorso virtuoso de Le Terre dei Baschenis e accedere a risorse finalizzate al restauro iniziato anni fa”.

Giovanni Valagussa, storico dell’arte e referente scientifico per Le Terre dei Baschenis: “Da alcuni anni il progetto di studio e riscoperta del patrimonio artistico della Valle Brembana, ma soprattutto il sistematico lavoro di verifica sul campo – paese per paese, chiesa per chiesa – ci ha condotto a proporre interventi importanti e urgenti di tutela e restauro, su opere che realmente rischiano il degrado in condizioni difficili. Così le proposte che oggi illustriamo e che stiamo elaborando in collaborazione con la Curia di Bergamo e la Soprintendenza per la protezione degli affreschi esterni del portico della Chiesa vecchia di Santa Brigida; per il polittico tradizionalmente dato ad Andrea Previtali, ma invece di Antonio Boselli, nella Parrocchiale di Cusio; per la revisione degli affreschi esterni della Parrocchiale di Averara e per il progetto di due dipinti di Carlo Ceresa (di cui uno inedito, esposti nella recente mostra a Santa Brigida) si configurano tutte assieme come un programma che speriamo sia ben articolato nella cura attenta e rispettosa di un contesto culturale”.

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