Una sconfitta quasi annunciata, figlia di un approccio che conferma come le residue fiches neroazzurre di questa stagione siano state messe tutte sulla sfida contro il Lipsia in Europa League. L’Atalanta perde 2-1 con il Sassuolo a Reggio Emilia, battuta da una doppietta di Traorè, e dicendo addio di fatto alla lotta per la zona Europa in campionato.
Gasperini in partenza opta per un turnover che non stravolge la squadra, ma ne mina le certezze tattiche, soprattutto a centrocampo dove Pasalic (comunque molto attivo) e Pessina fanno rimpiangere non poco Freuler e De Roon, uno infortunato e l’altro squalificato. Turno di riposo anche per Musso, Palomino, Zappacosta e Koopmeiners, sostituiti da Sportiello, Scalvini, Pezzella e Miranchuk. Fiducia a Zapata sin dall’inizio per mettere minuti nelle gambe, con Boga a supporto.
La partita è piacevole e i neroazzurri provano buone trame, forti del riferimento centrale (Zapata) troppo a lungo mancato. A mancare sono velocità ed intesa ed i neroverdi hanno buon gioco in ripartenza. L’Atalanta arriva comunque al tiro con Pasalic che scheggia la traversa e Miranchuk, cui non riesce il tocco sottomisura.
Il campanello d’allarme arriva dopo un gol di Berardi dall’estrema destra, annullato per fuorigioco, e si materializza al 24′ con la squadra scoperta dopo un corner e finalizzazione devastante di Traoré che fulmina Sportiello. Il Sassuolo merita il vantaggio anche nei minuti successivi, mentre l’Atalanta smarrisce i collegamenti fra i reparti e si mostra incerta anche in offensive con superiorità numerica.
Nella ripresa dentro Zappacosta per Hateboer e Koopmeiners per Miranchuk, con l’olandese a metà campo e Pasalic avanzato sulla trequarti. Entrano poi anche Palomino per Toloi e Muriel per Boga, ma la girandola ha il solo effetto di rendere ancor più confuso l’impianto neroazzurro. Ne approfitta il Sassuolo che con due passaggi a metà campo libera ancora Traorè sulla trequarti: la doppietta è inevitabile sia per Demiral che per l’incolpevole Sportiello, trafitto sul primo palo alla sua destra.
Per il resto è uno spegnersi progressivo (il Sassuolo va vicino al tris con un palo esterno del subentrato Defrel), con la testa a giovedì e un morale da ricostruire. Il 2-1 della bandiera di Muriel allo scadere è buono solo per le statistiche da subentrato del colombiano. Da Reggio Emilia, negli ultimi anni, si tornava con ben altri stimoli.