L’Atalanta cade, ma non si fa male. L’ultima giornata di campionato vede il Milan vincente a Bergamo per 0 a 2, orobici a cui non è bastato lo stimolo del secondo tempo per andare oltre la fatica in una partita quasi ininfluente.
La possibilità di ottenere il miglior piazzamento di sempre in A è uno stimolo sufficiente per i bergamaschi. Nessun turnover e formazione tipo, con Maehle a destra a sostituire l’indisponibile Hateboer. Davanti fiducia a Pessina e Malinovskyi dietro a Zapata.
Il Milan schiera Kessie e Bennacer sulla mediana, Calhanoglu-Brahim Diaz-Saelemaekers il trio di trequarti, Leao unica punta. La partita non decolla sul piano delle occasioni da rete, la Dea mantiene il possesso della palla ma non trova la conclusione, gestendo la sfera con un poco di sterilità; i rossoneri cercano di innescare la velocità di Leo, spesso direttamente da Donnarumma con un lancio lungo. Il portoghese però non è l’unica freccia milanista a poter scattare in avanti. Al 40’ Theo Hernandez triangola con un compagno ed entra in area, Maehle entra in ritardo scivolata e fa fallo.
Rigore trasformato con freddezza da Kessié, parziale di 0 a 1 che assicurerebbe la Champions agli uomini di Pioli. Milan che specula sul risultato, il Diavolo attende la Dea nella propria trequarti e si limita a difendere. L’ingresso di Muriel alla ripresa delle operazioni dona un po’ di brio all’attacco dei padroni di casa, che sfiorano il pareggio quando Zapata si gira benissimo in area e incrocia col destro, sfera che lambisce il palo ed esce.
Gli ospiti cercano di chiudere la partita in contropiede, Meité si fa 50 metri di campo e premia il taglio di Leao, il suo pallonetto su Gollini in uscita centra il palo. La partita però la fa l’Atalanta, Muriel tenta da fuori, pallone che sibila a lato. Gli uomini di Gasperini accusano la stanchezza nel finale, il Milan si riaffaccia in avanti al 90’: tiro con doppio rimpallo, palla che sbatte sul braccio di Gosens ed altro rigore per il Milan.
Il braccio del tedesco non è largo e il colpo è involontario, Mariani qualche minuto prima non aveva dato rigore per un tocco di braccio simile in area rossonera, qui fischia e gli animi in campo si accendono, De Roon colpisce Krunic con una manata e si fa cacciare. 21^ penalty per il Milan in questo campionato, non il primo quantomeno dubbio.
Finisce col rigore trasformato da Kessié, 0 a 2 che non fa male ad un’Atalanta già qualificata in Champions e arrivata all’ultima giornata dopo aver speso tutto in un’altra stagione ottima: terzo posto in campionato, finale di Coppa Italia purtroppo amara e passaggio del turno in Champions in un girone con Ajax e Liverpool. Un bilancio decisamente buono, in attesa di una stagione 21-22 tutta da vivere.
Photo Credit: Alberto Mariani