B&B sugli alberi, distilleria di gin e centro di padel: le tre startup premiate in Val Brembana

Eccole le migliori idee valutate e premiate sabato 23 ottobre durante la giornata conclusiva di ''Val Brembana Crea Impresa'', il concorso per il sostegno alla creatività e all’avvio di start up in Val Brembana.
25 Ottobre 2021

Eccole finalmente le migliori idee valutate e premiate sabato 23 ottobre durante la giornata conclusiva di “Val Brembana Crea Impresa”, il concorso per il sostegno alla creatività e all’avvio di start up in Val Brembana, promosso dall’Osservatorio Vallare sul Lavoro della Valle Brembana, in collaborazione con il CiLab – Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.

Per la categoria “Servizi, turismo e commercio” il progetto vincitore è “Un sogno tra gli alberi”, di Marina Ruffinoni, 45 anni, operaia di Piazza Brembana, e Marco Brembilla, 49 anni, responsabile acquisti e di produzione di San Pellegrino Terme, che mirano ad aprire un bed and breakfast in Valle Brembana i cui ospiti pernotteranno su casette pensili poste sugli alberi.

Per la categoria “Agricoltura e alimentare”, il vincitore è “DOA”, acronimo di Distilleria orobica autonoma, di Stefano Arsuffi, 32 anni, tecnico trasfertista di Zogno che ambisce a varare il primo gin artigianale ideato, distillato e prodotto in provincia di Bergamo. Per la categoria “Industria, artigianato e manifattura”, il vincitore è “Padel in valle”, di Roberto Radaelli, 27 anni, consulente di Sorisole, e Michela Beretta, che insieme intendono aprire un centro sportivo con il padel, nuova moda sportiva del momento, come core business.

Infine, menzione speciale come migliore impresa femminile per il “Centro formativo l’Alveare”, di Laura Grigis, 34 anni, psicoterapeuta di Selvino, Chiara Milesi, 30 anni, logopedista di Piazza Brembana, e Giulietta Parolo, 32 anni, pedagogista di Santa Brigida, che scommettono su un polo formativo imperniato sulle tematiche riguardanti l’età evolutiva.

 

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Presso il teatro dell’Oratorio di San Pellegrino Terme, i tre vincitori hanno dovuto convincere la giuria della qualità e della bontà delle proprie proposte. Tutti i candidati hanno avuto la possibilità di esporre il proprio progetto attraverso un “pitch” della durata di circa cinque minuti. Al termine di tutte le presentazioni, la giuria si è riunita e ha decretato i vincitori. La giuria era presieduta da Antonello Pezzini, membro della segreteria tecnica del ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, e composta da: Sergio Campodall’orto, Cilab – Dipartimento di design del Politecnico di Milano; Alessandro Perin, presidente dell’Osservatorio vallare sul lavoro; Daniela Tummolo, responsabile della filiale di Bergamo del consorzio fidi Sviluppo artigiano; e Matteo Bonasio, del Fablab di Bergamo.

La concorrenza, invece, era rappresentata da tutte le altre idee imprenditoriali che erano state candidate al contest e che avevano partecipato ai due weekend formativi (presso l’ABF di San Giovanni Bianco) durante i quali tutti gli aspiranti startupper avevano appreso i rudimenti per avviare la transizione da semplice idea in attività imprenditoriale, economicamente stabile e capace di collocarsi sul mercato.

Queste le altre idee partecipanti: Oltre il ponte, per l’avvio in Valle Brembana di una zip line, ovvero una fune sospesa dalla quale calarsi a tutta velocità tramite una carrucola; Valle Brembana Holiday, una sorta di tour operator in grado di soddisfare tutte le esigenze (alloggio, ristorazione e svago) del turista vallare; Railway, una struttura polifunzionale a beneficio degli utenti della ciclovia che corre sul fondovalle, ai quali garantire servizi di ciclofficina, ristoro e bad and breakfast low cost;  Sapori Brembani, un portale di ecommerce dedicato a profumi e sapori della valle, imperniato sulla valorizzazione della filiera corta e del piccolo produttore locale; Pescheria con gastronomia, per avvicinare gli abitanti al consumo di pesce ampliandone l’offerta e la cultura attualmente disponibili sul territorio; Flpinnovation, una nuova piattaforma web in cui offrire le proprie competenze e cercare servizi con sicurezza del lavoro e nei pagamenti; Healing room, un’idea di spazio multisensoriale pensato per il riequilibrio psicofisico delle persone. Infine, una menzione va anche a Magic pot, un’idea che, non rispettando i requisiti previsti dal regolamento, è stata ammessa a seguire il percorso formativo ma esclusa dalle premiazioni, e che è fondata sullo sviluppo di un’innovativo modello di vaso per orchidee.

“Siamo molto felici e soddisfatti dell’esito di questa prima edizione di Val Brembana Crea Impresa”, ha dichiarato Alessandro Perin, presidente dell’Osservatorio Vallare sul Lavoro. “Abbiamo assistito alla nascita, allo sviluppo e alla presentazione di molte buone idee. Alcune di queste sono pronte per fare il grande salto e piazzarsi sul mercato. Se ciò avverrà, anche solamente da parte delle idee che oggi sono uscite vincitrici, potremo dire di avere offerto, come Osservatorio, un piccolo aiuto per lo sviluppo della creatività e dell’imprenditorialità sul nostro territorio, evitando che i cervelli più brillanti si debbano trasferire altrove per avere successo”. 

Ora i tre vincitori accederanno a un pacchetto di servizi di supporto all’avvio d’impresa, tra cui: un voucher per 5 ore di tutoraggio offerto dal CILAB – Dipartimento di Design del Politecnico di Milano; un voucher offerto da CNA Bergamo che include il percorso di orientamento all’avvio di impresa e 300 euro per la gestione delle pratiche necessarie alla fase di start up, oltre alla tessera associativa gratuita; un incontro propedeutico e condizione agevolate ad hoc per una campagna di crowdfunding, offerti da Opstart; un incontro per una consulenza finanziaria gratuita e assistenza per individuare la formula di finanziamento più opportuna, offerti da Sviluppo Artigiano; la possibilità, offerta dal Fablab di Bergamo, di realizzare gratuitamente con una stampante 3D l’eventuale prototipo presentato, oltre alla tessera associativa che consente l’accesso al Fablab, l’uso delle macchine e l’accesso agevolato agli workshop.

Ma nessuno dei partecipanti al contest sarà lasciato indietro. “Come Osservatorio rimaniamo a disposizione di tutti i candidati”, conclude Alessandro Perin, “sia per supportarli nelle relazioni con le istituzioni territoriali sia per agevolare loro l’accesso a tutto il sistema di competenze che i soggetti facenti parte dell’Osservatorio sono in grado di mettere in campo”.

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