Nei giorni scorsi l’INPS ha attivato le procedure per le domanda del bonus statale 2024 per gli asili nido, cioè l’assegno mensile per coprire le spese delle rette in strutture sia pubbliche che private autorizzate. La domanda va presentata direttamente sul sito dell’INPS accedendo con lo SPID, oppure attraverso i servizi del Patronato INCA CGIL.
“L’offerta di bonus certamente allevia la spesa delle famiglie. Va ricordato, però, che in realtà il problema principale è l’insufficienza dei posti disponibili” ha puntualizzato oggi Orazio Amboni del Dipartimento Welfare della CGIL di Bergamo. “In Lombardia, rileva l’ISTAT, per ogni 100 bambini di 0-2 anni, sono 31,3 i posti negli asili nido (13,7 a titolarità pubblica e 17,6 a titolarità privata). Sono 43,7 in Umbria, 41,6 in Emilia Romagna, 41,1 in Valle d’Aosta e nella provincia autonoma di Trento, 38,4 in Toscana e così via fino al dodicesimo posto della Lombardia”
“La difficoltà dei genitori a trovare un posto-nido è certamente uno dei motivi che vedono Bergamo tra le province a reddito medio alto in coda per tasso di occupazione femminile” aggiunge Amboni. “Purtroppo le statistiche sono impietose: 49,1% è la percentuale dei nidi con bambini in lista d’attesa (40,7% nel privato e 63% nel pubblico). Forse varrebbe la pena di stabilire un diverso equilibrio della spesa tra nuovi posti nido e bonus”.
Possono avanzare la domanda per il bonus i genitori cittadini italiani o dell’Unione Europea oppure di Stati non appartenenti all’Ue in possesso di carta di soggiorno o con lo status di rifugiato o di protezione sussidiaria. Il bonus è previsto anche in caso di impossibilità alla frequenza al nido per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie.
L’importo varia dai 1.500 ai 3.600 euro e verrà erogato fino ad esaurimento dei fondi. La CGIL consiglia pertanto di prenotare subito la certificazione ISEE ai nostri CAAF così da poter chiedere il bonus tempestivamente.