Un accordo tra Regione Lombardia e Comunità Montana Valle Brembana per attività legate allo studio idrogeologico, idraulico e ambientale del fiume Brembo e dei suoi affluenti. E’ questo l’obiettivo contenuto nella delibera presentata dall’assessore regionale al Territorio e Sistemi verdi Gianluca Comazzi e approvata oggi dalla Giunta.
“La collaborazione, di durata biennale – ha dichiarato l’assessore Comazzi – prevede un finanziamento regionale di oltre 366.000 euro (a fronte di un progetto da 430 mila euro, la parte restante è messa dalla Comunità Montana ndr) e ci consentirà di individuare gli interventi prioritari a difesa del suolo e di mitigazione del rischio idrogeologico. La nostra priorità è prevenire il rischio di calamità naturali a tutela della popolazione, delle infrastrutture e delle tante attività presenti sul territorio. Sono certo che insieme con la Comunità Montana Valle Brembana svolgeremo un lavoro proficuo e di grande utilità per tutte le comunità interessate dal progetto”.
“Con questo nuovo studio – spiega il consigliere regionale Jonathan Lobati – si va ad analizzare la componente del dissesto lungo i versanti a scala del sottobacino idrografico del Brembo, anche al fine di individuare le situazioni più critiche su cui concentrare le priorità di intervento. Regione Lombardia è sempre molto attenta all’osservazione dei suoi fiumi e con la Comunità Montana Valle Brembana è nata una collaborazione naturale, che permetterà di ottenere importantissime informazioni per fare prevenzione”.
Fabio Bonzi, presidente della Comunità Montana Valle Brembana: “La Valle Brembana ha grossi problemi di dissesto idrogeologico e ritengo che questo finanziamento sia un grande passo avanti perché ci permette di aggiornare i piani precedenti e, soprattutto, di poter individuare gli interventi da realizzare sul territorio attraverso azioni di prevenzione che contrastino i fenomeni di dissesto. Un ringraziamento particolare a Regione nelle figure dell’assessore Comazzi e del consigliere Lobati, sempre attenti e sensibili alle problematiche della valle”.
L’accordo, inoltre, è finalizzato all’aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvioni (PGRA) e del Piano stralcio per l’assetto idrogeologico del bacino del fiume Po (Pai), nonché all’individuazione degli interventi prioritari e della regolarizzazione delle interferenze e occupazioni di polizia idraulica