Il papà Franco Togni è stato campione italiano di Maratona nel 1996, lui, il figlio Manuel, all’epoca aveva solo 2 anni. Per questo motivo il bronzo di Manuel (portacolori dell’Atletica Valle Brembana di Sorisole) alla maratona di Ravenna valevole per i Campionati italiani e andata in scena ieri, domenica 13 novembre, ha un significato particolare.
Oggi che il papà non c’è più (è venuto a mancare sei anni fa), il figlio Manuel non poteva ricordarlo al meglio, giungendo terzo al traguardo di una manifestazione che ha visto protagonista proprio il papà decenni fa (con un tempo di 2h12’36”). E questo nonostante si trattasse della prima maratona per Manuel (abituato a distanze più brevi), chiusa con un ottimo 2h25’45”.
Davanti a Togni, si sono piazzati il siciliano Alessio Terrasi (Gp Parco Alpi Apuane, 2h19:04) e il vincitore Alessanadro Giacobazzi (Aeronautica) 2h17’52”.
“Questa gara l’ho fatta con l’amico Raffaele Carrara, con il quale avevo già preparato una mezza maratona lo scorso autunno – dichiara Manuel Togni -. Inizialmente pensavamo di andare all’estero, poi invece alla fine abbiamo optato per Ravenna, anche perché è stata l’ultima che ha fatto mio papà, nel 2016. Non mi aspettavo di andare sul podio, soprattutto visto che si trattava di un campionato italiano.
A livello cronometrico puntavo a fare tra le 2 ore e 25 minuti e le 2 ore e 30, quindi sono molto soddisfatto. Ho avuto un problema al bicipite al 30esimo chilometro, ma fortunatamente ne sono uscito bene. Non avrei voluto ritirarmi così alla prima maratona e non ho mollato di testa. Molto emozionante il finale, con il ricordo di quando ho visto mio papà all’arrivo nel 2016″.
“Un tempo così all’esordio di una maratona è davvero un risultato importante, con il valore aggiunto di averla corsa in ricordo del papà – dichiara il presidente dell’Atletica Valle Brembana Roberto Ferrari -. Ci tenevano anche gli stessi organizzatori ad averlo in gara visto che conoscevano bene il papà. Una bellissima soddisfazione per lui e per come è stato ricordato Franco”.
Franco era un atleta incredibile – ricorda Ferrari –, dava davvero tutto nello sport. Una “bestia”. Ha cominciato a fare atletica solo verso i trent’anni, ma era davvero molto forte”.