Su 1.510 iscritti si sono presentati alla partenza in 1.200 e la metà di questi si sono ritirati. Una vera e propria gara da incubo la 29° Maratona di Reggio Emilia, vinta da Nicola Bonzi, classe 1995 dell’Atletica Valle Brembana, originario di Dossena e residente a Zogno. Un runner di montagna, un atleta nato e cresciuto in valle, uno che – evidentemente – con il “tempo da lupi” ci sa fare i conti.
Le condizioni, domenica 8 dicembre, erano tutt’altro che ottimali per la gara: pioggia battente divenuta poi neve, senza considerare il vento glaciale (tanti atleti hanno suonato ai campanelli delle case per cercare riparo negli androni). Condizioni al limite – con anche casi di ipotermia e intervento dei sanitari – che non hanno però fermato il runner brembano, capace di trionfare con il tempo di 2 ore 21’11”, con un importante vantaggio sugli altri: secondo Francesco Nardoni della Parco Alpi Apuane (2h 27’06”), terzo Andrea Soffientini della Dinamo Running (2h 35’12”).
Una gara quasi in solitaria la sua, ma anche “una delle più difficili della mia carriera – ha spiega a Il Resto del Carlino – Ho capito che non si poteva fare il tempo, ma volevo vincere. Sono rimasto sempre davanti e ho attaccato al ventiduesimo chilometro”.
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