Nei giorni scorsi, il cantiere della centrale idroelettrica a Pagliari, frazione di Carona, ha ricominciato a far parlare di sé. L'accesa discussione fra residenti e non circa l'effettivo impatto ambientale di questa opera è giunta fino alle orecchie del primo cittadino di Carona, Giancarlo Pedretti, che ha rassicurato tutta la popolazione.
“Siamo ancora in cantiere, tutto dovrà essere migliorato – spiega il sindaco Pedretti a L'Eco di Bergamo – Non ci sarà alcun impatto ambientale, la strada sarà inerbita e la centralina idroelettrica nascosta alla vista”. La conclusione di questi lavori nel meraviglioso borgo rurale di Pagliari dovrebbero concludersi entro la primavera del 2020.
Il progetto della centrale idroelettrica esiste da diversi anni: nell'autunno del 2017, vicino alla cascata di Val Sambuzza, sono iniziati i primi lavori per la captazione dell'acqua e la posa delle tubatura, mentre è dal 2018 che il cantiere per la costruzione della strada d'accesso e della centralina è aperto.
Secondo il progetto, la centralina prenderà acqua sia dalla Val Sambuzza che dal Brembo, preservando comunque la bellissima cascata che scende dai laghetti della Val Sambuzza. La progettazione dell'opera è stata affidata alla società Idropagliari con sede a Marostica, in provincia di Vicenza, autorizzata nel 2016 dalla Provincia di Bergamo che la avrà in concessione per 30 anni a partire dal 2014, mentre la sua realizzazione è a cura della Regazzoni di Olmo al Brembo. Quando la centralina andrà in funzione, al Comune di Carona spetterà una percentuale degli introiti ottenuti.
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