Questa mattina i rappresentanti della sezione Lega di Sedrina, accompagnati dagli Onorevoli Daniele Belotti e Alberto Ribolla, hanno consegnato nelle mani del Prefetto della Provincia di Bergamo, Enrico Ricci, le 700 firme per per chiedere la chiusura della casa San Giuseppa a Botta di Sedrina, centro di accoglienza per richiedenti asilo.
“Abbiamo consegnato nelle sue mani (del Prefetto ndr) – si legge nel comunicato stampa – le oltre 700 firme raccolte tra i cittadini e abbiamo esposto le testimonianze di disagio ricevute in tutti questi anni dalla popolazione, dovute alla presenza, a Botta di Sedrina, dei troppi, a parer nostro e della popolazione, “richiedenti asilo”.
Ci è stato riferito che gli ospiti, ad oggi, sono circa 90 e che con nuove disposizioni vi sarà un ulteriore calo. Già nelle prossime settimane dovrebbero lasciare la casa San Giuseppe altri profughi. Inoltre ci è stato assicurato che il numero massimo assegnato alla struttura di Botta non può superare le 120 unità. Chiaramente la cosa non ci ha né tranquillizzati e nemmeno soddisfatti, ma abbiamo apprezzato la sensibilità dimostrata alla problematica dal dr. Ricci.
Durante la nostra visita – prosegue il comunicato – abbiamo ottenuto dal Prefetto la promessa di un costante controllo della situazione, oltre che dai suoi uffici, anche dalle forze dell'ordine, presenti sul territorio. Inoltre, data l’imminente apertura dell’anno scolastico, abbiamo portato sul tavolo prefettizio un’altra difficoltà legata al trasporto pubblico. Visti i già noti problemi di assembramento, anche in periodi pre covid, causati dagli ospiti sui mezzi pubblici, abbiamo chiesto al Prefetto di interfacciarsi direttamente con i responsabili del trasporto pubblico locale (Sab) e con i gestori della Casa San Giuseppe.
Il fine è quello di far utilizzare dai “richiedenti asilo” il trasporto pubblico in orari diversi da quelli dei mezzi che trasportano gli alunni negli orari scolastici, così che oltre gli studenti che giustamente debbono raggiungere le scuole, anche il singolo cittadino possa prendere il pullman e non aspettare quello dopo (cosa che già avvenuta anche in questo ultimo periodo).
Lo scopo, comunque, è e rimane quello di chiudere la casa San Giuseppe, al fine di rendere la vita più tranquilla a tutti i cittadini, sia di Botta che di Campana, ma anche quelli di tutta la Valle”.