Ciamà e casà Mars, l’antica tradizione si rinnova a Dossena con l’associazione degli Agricoltori

“Ciamà e casà Mars”, è un’antica tradizione bergamasca, custodita gelosamente e portata avanti con orgoglio a Dossena.
16 Marzo 2025

“Ciamà e casà Mars”, è un’antica tradizione bergamasca, custodita gelosamente e portata avanti con orgoglio a Dossena. Tradizione di origine agro-pastorale, come dice il nome stesso, prevede di chiamare e cacciare Marzo, poiché per gli agricoltori era il mese di transizione dall’inverno alla bella stagione, quella più propizia per la propria attività.

Anche oggi, viene portata avanti e celebrata in due giornate: la sera del 28 febbraio e la sera del 31 marzo. Il 28 febbraio il paese si raduna, dai più grandi ai più piccoli, per accogliere il mese di marzo e la bella stagione, suonando dei campanacci, nacchere e corni di becco attraverso le vie e le svariate contrade del paese.

Il 31 marzo segue lo stesso concetto: il paese si raduna facendo più baccano possibile, con l’intento di allontanare marzo e aprire le porte alla primavera e alla bella stagione. Alle ore 20 partenza dal sagrato della chiesa, poi rinfresco alle ore 22 presso il bar Belvedere. Oggi a tenerlo in vita il grande impegno dell’Associazione Agricoltori Dossena. Questa tradizione coinvolge tutti gli abitanti di ogni età, ma anche persone da fuori che, uniti da un forte spirito di comunità, si divertono con semplicità.

Simili usanze sono diffuse anche in altri paesi della Valle Brembana come Zogno e in Valle Imagna e testimoniano la concezione secondo cui l’inverno fosse un momento da allontanare, per fare spazio alla rinascita della natura. Con l’accensione del falò, i contadini illuminavano la notte e scaldavano le tenebre, invitando la primavera a fare lo stesso e augurandosi un anno produttivo.

Una tradizione che ha rischiato di scomparire, poiché con la scomparsa del modo di vivere rurale, sono andate perdute anche molte usanze di quest’ultimo, dai piatti tipici ai costumi contadini.

“Casa fò Mars” è rinata nei primi anni del Duemila, con la precisa volontà di valorizzare e recuperare il folklore bergamasco. Di anno in anno, l’iniziativa è divenuta sempre più popolare e oggi costituisce ormai un appuntamento fisso.

Fonte: Visit Dossena

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