A spingere il Comune di Ubiale-Clanezzo, lo scorso giugno, a chiudere temporaneamente lo storico “Ponte che balla” erano state delle segnalazioni fatte da alcuni passanti, poi verificate dall'Amministrazione stessa.
Ad emergere erano stati alcuni problemi di deterioramento in alcune assi che compongono la passerella. Ora, a due mesi e mezzo di distanza, ad entrambi gli ingressi del ponte sono ancora appesi gli avvisi che ne vietano l'accesso, sbarrati da alcune tavole di legno.
A luglio il vicesindaco, Matteo Carminati, aveva parlato di concludere i lavori di ripristino entro la fine dell'estate, ma ora che la bella stagione è agli sgoccioli la domanda dei residenti – ma anche dei turisti che da anni visitano in gran numero la zona – sorge spontanea: quando sarà possibile tornare a percorrere questo piccolo angolo di storia?
Nel frattempo, proprio a due passi da quello che è conosciuto da tutti come il “Ponte che balla”, prosegue il recupero dell'antico Porto di Clanezzo, una piccola casa arroccata sul Brembo una volta dimora di un umile barcaiolo, nonché punto nevralgico per il commercio di Valle Brembana e Imagna del tempo.
Dietro all'intervento ci sono due giovanissimi, Lorenzo Filippini e Davide Baggi, che hanno intenzione di recuperare e restaurare la struttura, con l'auspicio che l'intera area – e quindi anche la passerella sul fiume – venga completamente rivalutata e valorizzata.
(Fonte: primabergamo.it | Fonte immagine in evidenza: Porto di Clanezzo via Facebook)