Come molti sanno, San Pellegrino Terme è una località turistica rinomata non solo per la sua celebre acqua minerale esportata in tutto il mondo, ma anche per le sue bellezze artistiche che attraggono ogni anno numerosi turisti. E a proposito di arte, proprio nella cittadina termale vive una giovane artista emergente che recentemente ha debuttato con i suoi disegni presso il noto Istituto Politecnico di Milano. Stiamo parlando della 21enne sanpellegrinese Claudia Carbotti.
“Il disegno e l’arte hanno sempre fatto parte di me! Sicuramente sono grata ai miei genitori perché, avendo entrambi questa vocazione per il disegno, mi hanno sempre spinta ed incuriosita verso questo mondo artistico. Infatti, già da subito, mi hanno fatto sperimentare con i colori in piena libertà. Vedere mia mamma dipingere e mio papà disegnare mi invogliava tantissimo a volerli imitare. Loro pensano che io avrei disegnato a prescindere dalla loro influenza però, sicuramente, li devo ringraziare per avermi fatto scoprire questo mondo bellissimo quale l’arte: so che gran parte del merito è loro” racconta Claudia.
“Ho frequentato il liceo artistico – prosegue la giovane artista –: è sempre stata la mia unica scelta! Dopo la maturità ho frequentato un anno di accademie di Belle Arti a Milano dove, purtroppo, non mi sono trovata affatto a mio agio, in quanto ritenevo la città molto caotica e poco stimolante dal punto di vista creativo. In seguito ho fatto un trasferimento direttamente al secondo anno al Politecnico delle Arti di Bergamo seguendo l’indirizzo di ‘Pittura’ dove mi sono trovata benissimo fin da subito. È un ambiente molto intimo e con pochi studenti, che mi ha permesso di confrontarmi con altri in modo stimolante”.
Attualmente la 21enne sanpellegrinese si trova al terzo anno del Politecnico delle Arti di Bergamo e le mancano pochi esami prima della laurea (in programma per febbraio 2025). Ad ottobre di quest’anno Carbotti ha la possibilità di poter iniziare il biennio di specialistica, sempre al Politecnico delle Arti di Bergamo: “Per ora voglio frequentare questi 5 anni qui a Bergamo con l’intento di chiudere coerentemente una tappa del mio percorso. Più avanti, se non vorrò più stare in città, magari potrei pensare di cercare un’altra meta che sarà in grado di stimolarmi…” – continua.
Come accennato prima, alcuni disegni di Claudia sono approdati all’Istituto Politecnico di Milano: “Il nostro Politecnico offre, ogni anno, una mostra di fine anno Accademico. Inoltre dà, a noi studenti, modo di poterci iscrivere a questa grande esposizione che occupa tutto l’istituto e addirittura altre sedi che ci offrono lo spazio. Il bello di queste esposizioni è di avere l’opportunità di farci conoscere al pubblico e poter far vedere i nostri lavori, soprattutto perché a queste mostre partecipano spesso curatori, artisti o comunque persone che sono già attive nel mondo dell’arte. Questa può essere una grande opportunità, magari per poter lavorare con qualcuno di loro come assistenti o capire come funziona questo campo”.
Per questa mostra la giovane ha realizzato diversi disegni in differenti corsi che ha frequentato all’Accademia: seguono una sorta di coerenza tra loro rispettando la ricerca creativa, sempre legata al disegno, di Claudia. In particolare ha realizzato un libro d’artista e diversi disegni che possiedono tutti un unico tema, ovvero le foto ricordo di famiglia, e lo stesso titolo che è “Mnèstico”.
“Ho deciso di dargli questo titolo perché queste opere che ho realizzato fanno riferimento tutte alla memoria. Durante tutto il corso dell’anno ho fatto numerosi disegni ed esperimenti poi, però, sono stati selezionati dal nostro professore per la mostra finale. Ovviamente avrei voluto esporli tutti i miei disegni! I lavori selezionati ho avuto modo di esporli nelle nostre aule dell’accademia, ma anche in Città Alta in via Pignolo civico 73 e alla Polveriera dell’orto botanico. È una cosa a dir poco bellissima quella di avere l’opportunità di uscire dalle aule accademiche e respirare nuovi ambienti” – prosegue.
Per ogni opera d’arte che si realizzi, c’è sempre dietro una fonte di ispirazione. Nel caso della sanpellegrinese, l’ispirazione più grande quando deve fare dei disegni è il corpo: “Mi ha sempre attratta e, non a caso, ho fatto tanti anni in cui mi sono esercitata dove ho fatto solamente ritratti, per allenarmi e per conoscere sempre il più il linguaggio del corpo. Diciamo che questa è la mia più grande ispirazione, solo che quando realizzo ritratti di corpi solitamente metto sempre in posa i miei soggetti, quest’anno invece ho voluto dedicarmi al tema delle foto ricordo, pezzi di storia a cui sono sempre stata molto affezionata e attratta, in quanto credo che le foto siano più spontanee e veritiere del disegno. I soggetti li ho copiati così com’erano, in pose non impostate da me, illudendomi di avergli dato io vita”.
Ma che effetto le farà debuttare come artista emergente in un istituto così importante, e noto, come il Politecnico milanese? “A volte mi disagia definirmi un’artista… di certo sono molto determinata nel mio lavoro ed è ciò che io pretendo da me stessa, non per forza di raggiungere quello che noi conosciamo come ‘successo’ o ‘notorietà’, ma di potermi proprio realizzare nella mia più grande passione che è l’arte, che non smette mai di arricchirmi, emozionarmi e di darmi la spinta in più per vivere meglio. Sicuramente fare tutto questo insieme ai miei compagni di classe, che sono i miei amici, mi fa sentire ancora più confortata e protetta! Sono molto felice che questo percorso, lo sto affrontando anche insieme ad altre persone che provano le mie stesse emozioni e hanno i miei stessi sogni ed interessi: questo è un sentimento che ammorbidisce il mio percorso!”.
Come accennato prima dalla stessa Claudia, dietro ogni disegno c’è un significato: “Come dicevo prima i lavori di quest’anno che ho esposto nelle mostre sono legati ai ricordi di famiglia. Il legame è molto forte e diretto in quanto io ritraggo me e i miei familiari in tempi più o meno recenti: ho iniziato a scovare fotografie degli anni ’60 fino ad inizio anni 2000. È stato molto divertente e, allo stesso tempo, molto nostalgico legare in un’immagine un passato più recente – ovvero il suo e quello di suo fratello Leonardo quando erano piccoli – a un tempo meno recente ossia i miei nonni da giovani. Il disegno, per me, è un lungo processo di innamoramento verso i miei soggetti oltre che disegnare persone a me care che possiedono una storia che io stessa trattengo nel mio dna non può che essere la cosa più soddisfacente che possa fare per me”.
Concludendo, per quanto riguarda i progetti e gli obbiettivi futuri: “Le mie speranze e/o obiettivi futuri sono sicuramente quelli di continuare arricchirmi con l’arte, studiando tanto e continuando a lavorare sui miei progetti. Il mio sogno più grande è quello di diventare un’insegnante di disegno all’Accademia di Belle Arti oppure al Liceo Artistico. Vorrei avere l’opportunità di diffondere quello che è stato trasmesso a me, ovvero la passione per l’arte e le sue tecniche. Per me il disegno è mantenere vivo il bisogno costante di tracciare un segno e lasciare una nostra impronta. Spero comunque di continuare a lavorare esponendo in qualche mostra: mi piace molto l’idea di esporre in piccoli spazi nella città di Bergamo e nei dintorni, poi chi vivrà vedrà!”