A poche ore dalla finale di Coppa Italia in programma oggi, 19 maggio, l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo scende in campo per sostenere la squadra bergamasca “incitando” i tifosi alla prevenzione: “L’entusiasmante percorso dell’Atalanta verso la storica finale di Coppa Italia con la Juventus sta dando serenità e divertimento a tutti i bergamaschi – esordisce Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo e grande tifoso della Dea – Gustiamoci questo evento, vivendolo con la saggezza, la prudenza e l’attenzione che la situazione epidemica richiede”.
Alla Dea non deve mancare il sostegno e la vicinanza dei tifosi, ma è altrettanto necessario coniugare l’incitamento e la gioia di una finale così importante con il distanziamento e le misure che tutti ormai conoscono e che, se mantenute, permetteranno di continuare a essere gioiosi ed in salute anche nelle settimane successive alla finale. Questa è la sfida (dei tifosi) nella sfida (dei calciatori).
“Chi sarà a Reggio Emilia e rappresenterà tutta Bergamo sa che si tratta di una partecipazione eccezionale che richiede comportamenti insoliti, mai visti per una trasferta da stadio: mantenere la distanza dal vicino, igienizzare spesso le mani, tifare e incitare con la mascherina, non abbracciare o avere contatto fisico con gli altri tifosi, come invece avverrebbe normalmente in queste occasioni”, ricorda il DG Giupponi.
Questi comportamenti terranno viva in ciascuno la consapevolezza che lo sport è una parte gustosa della nostra vita che a sua volta, insieme alla salute, è un valore inestimabile.
Infine un appello: “Chi sarà a Bergamo davanti agli schermi ricordi di attuare questi stessi accorgimenti, evitando anche assembramenti di sostegno e di saluto alla squadra sia prima sia dopo la finale. Ciascuno troverà modi originali e sicuri di esternare gioia e apprezzamento per la nostra Atalanta”.
Comunque vada sarà un successo: a livello calcistico perché l’Atalanta è arrivata in Finale con enorme merito e a livello di comunità bergamasca perché i suoi tifosi l’avranno accompagnata secondo le regole di prevenzione che hanno compreso, condiviso, messo in pratica per scelta consapevole e matura di tutela della salute propria e dei familiari.