Domenica 24 settembre 2023, ad animare la Messa delle 11, al santuario della Madonna Addolorata della Cornabusa, ci sarà il Coral “Giuseppe Verdi”, espressione del Circolo dei Bergamaschi di Botuverà, nello Stato di Santa Caterina, in Brasile.
Una corale brasiliana, dalla lunga storia, essendo stata fondata il 19 marzo 2003 (quindi, 110 anni fa!), espressione dell’Associação Italiana Coral “São José” de Botuverá. Composta da una ventina di membri, ha come direttore il maestro Eduardo Cunha e come fisarmonicista Moacir Merizio.
Rinomata e stimata nella società di Santa Catarina, perché dichiarata realtà di pubblica utilità, sia in ambito comunale che a livello statale, la Coral “Giuseppe Verdi” ha un repertorio molto particolare: canti popolari italiani, per promuovere la musica corale italiana e favorire l’apprendimento della lingua italiana, ma soprattutto un’intera Messa con canti in dialetto bergamasco. E’ questa la sua originalità, che l’ha fatta conoscere ed apprezzare in tutto il Brasile e nel mondo.
“La Messa in dialetto bergamasco è il punto più alto del nostro repertorio – spiega il referente della corale, Fabio Maestri Bagio, dalle lontane origini della Bassa Bergamasca – Crediamo che Botuverà sia l’unica città fuori dall’Italia che celebra la Messa in dialetto. E’ un orgoglio per noi, pronipoti di emigranti bergamaschi, provenienti dalla Bassa Bergamasca e dal Cremasco, salvare e mantenere la nostra cultura bergamasca”.
Botuverà è una cittadina della valle del fiume Itajaì, nello Stato di Santa Caterina, in Brasile. Qui, dal 2007, è presente un Circolo dell’Ente Bergamaschi nel Mondo, registrato come Circolo Bergamasco di Botuverà. Si tratta di un gruppo di bergamaschi di quarta e quinta generazione, discendenti di quelle 33 famiglie bergamasche (soprattutto di Treviglio, Caravaggio e Cremasca, in genere) che nel 1876 emigrarono in Brasile per cercar fortuna: risalirono il fiume Itajaì e iniziarono a coltivare la terra. All’inizio quella campagna fu chiamata Porto Franco, poi Botuverà, che in lingua indio vuol dire “pietra preziosa” o “montagne brillanti”. Quei pionieri, alla luce degli archivi, si chiamavano Aloni, Betinelli, Bosio, Bonomini, Colombi, Comandolli, Pedrini, Molinari, Tirloni, Gianesini, Maestri, Merisio, Raimondi, Rampelotti, Dognini, Morelli, Tomio.
Per vari motivi, fra cui l’isolamento di questa microregione, Botuverà è una “piccola Bergamo” in Brasile: qui, il 90% della popolazione parla una lingua che è un misto fra bergamasco e portoghese, ha conservato le tradizioni orobiche, come il gioco delle bocce e della morra, ha gelosamente tramandato i piatti tipici della bergamasca, come la polenta, ma soprattutto “si sente bergamasca”, anche dopo 150 anni di emigrazione. Ora, è un centro industriale, aperto anche al turismo, per via delle sue bellezze naturali, e conta quasi 4.500 abitanti.
Da segnalare che il 19 maggio 2018 è stato siglato un gemellaggio far Botuverà e Caravaggio, e si stanno facendo ricerche negli archivi comunali e parrocchiali su battesimi e matrimoni di persone che dalla Bassa Bergamasca sono emigrate in Brasile. A sottolineare la “bergamaschità” della gente di Botuverà il fatto che qui dal 1996, su permesso del Papa, si celebra almeno una volta all’anno la Messa in dialetto bergamasco (“Sa dìs la Mèssa ‘n bergamasch”); si organizza la “Festa bergamasca”, con canti popolari “made in Bergamo e piatti nostrani; e si elegge addirittura “Miss Bergamasca”, con le donne che sfilano in passerella rigorosamente in costumi tipici bergamaschi.
Dal 4 giugno 2007 è presente un Circolo dell’Ente Bergamaschi nel Mondo (EBM), nato a San Pellegrino nello stesso anno, dopo che i membri della Coral “Giuseppe Verdì” si sono recati a Bergamo per partecipare al Raduno Internazionale dei Bergamaschi nel Mondo. Un gruppo ben affiatato, che punta a riunire e integrare tutti i discendenti italo-bergamaschi di Botuverá e della regione, per formare e rafforzare i legami di relazione con la Provincia di Bergamo. Presidente: Nicolao Esperandio Maestri. Vicepresidente: Moacir Merizio. Tesoriere: Fabio Maestri Bagio.
Massima espressione del Circolo è il Coral “São José”, un gruppo a quattro voci, una vera e propria istituzione nella cittadina brasiliana, avendo iniziato la sua attività artistica nel lontano 1920. Per la cronaca, il primo leader fu Tranquillante Pedrini, calzolaio. Obiettivo: promuovere nella società la musica corale italiana e favorire l’apprendimento della lingua italiana, e anche, del dialetto bergamasco. Il Coral ha all’attivo due CD, registrati con risorse del Ministero della Cultura, oggi Ministero del Turismo, dove presenta un repertorio di canti popolari italiani e un’intera Messa in dialetto bergamasco.
Questo l’organico: Prima voce: Edna Maria Pavesi Merizio, Mirtes Maria Maestri, Nilza Pavesi, Rita Maria Bonomini Vanelli, Rozemari Fachini Paloschi e Valdete Gianesini Mariani.
Seconda voce: Írma Costa Colombi, Irtes Poland Fachini Maestri, Maria Pedrini Gianesini, Marlene Maria Maestri Bonomini, Míria Bonomini, Noemi Bonomini e Salete Olália Maestri Martinenghi. Bassi: Ademir Venzon, Carlos Mário Pedrini, David Antônio Lamim, Marcos Martinenghi e Moacir Merizio. Tenori: Ademir Merizio, Alírio Luiz Colombi, Fábio Maestri Bagio, Nicolao Esperandio Maestri e Valentim José Paloschi.