Cosa ci fa un Pinocchio alto 5 metri a Taleggio? È una delle tante opere lignee di Pietro Arnoldi, 67 anni, esposte in un prato in località Mazzola di Peghera, trasformato in un parco-museo di sculture lignee.
Il parco si trova scendendo dalla chiesa di Peghera verso il ponte dei Senesi, attraversando una strada carrabile per circa dieci minuti a piedi. Nonostante risieda a Milano, dove ha un’attività, Arnoldi è ancora legatissimo alla sua terra d’origine, motivo che lo ha spinto ad allestire questo singolare parco “pinocchiesco”.
Ma non ci sono solo opere ispirata al bambino di legno: Arnoldi ha realizzato anche una grande piovra, un bruco e pure figure femminili. C’è pure un’effige con i tre gozzi che ricorda la maschera bergamasca di Gioppino.
Ma come è nata l’idea? “Il progetto – spiega l’artista – nasce dall’incontro quasi casuale con un tronco di legno, un pino. La prima opera su Pinocchio ha poi dato il via ad una serie di raffigurazioni ispirate al romanzo di Collodi”. Ora l’artista è impegnato alla realizzazione di un secondo Pinocchio gigante in Piemonte. In totale sono circa 200 le opere dell’artista di origini taleggine.
Pietro Arnoldi all’opera
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Il parco nasce con l’intento di donare un punto di curiositá e cultura alla val Taleggio e presto sarà arricchito di altre opere