Crisi medici di base, ATS Bergamo: “Le Case di Comunità risolveranno parte dei problemi”

ATS Bergamo sulla crisi dei medici di base: "Le Case di Comunità di prossima attivazione (tra due anni apriranno a Zogno e Piazza Brembana) nell’ambito del PNRR potrebbero costituire una soluzione a parte dei problemi, diventando anche la sede di ambulatori medici".
27 Gennaio 2022

Il direttore generale e il direttore sanitario di ATS Bergamo – Massimo Giupponi e Michele Sofia – hanno incontrato, ieri pomeriggio, i rappresentanti dei 241 medici di famiglia firmatari del “Comunicato alle Istituzioni”, documento con il quale i MAP hanno posto all’attenzione pubblica undici tematiche relative ai problemi della loro professione, acuiti dall’epidemia da Covid 19 che ha investito la loro attività da ormai quasi due anni.

“Come Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo abbiamo letto con attenzione il Comunicato e in questa sorta di cahier de doléances sono concentrare tematiche importanti e improcrastinabili per una componente essenziale del sistema sanitario territoriale – ha sintetizzato Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo – Da una parte i tempi, i modi e i carichi del loro lavoro che, a causa della pandemia da Covid19, sono stati stravolti e continuano a esserlo: sono quasi due anni, infatti, che il Coronavirus impatta sui nostri medici e pediatri”. Dall’altro, non meno importante, l’ostilità verso una categoria accusata di non essere sufficientemente presente e disponibile con i propri pazienti. Infine un carico burocratico aumentato e diventato pure sempre più complesso.

“Non si tratta di problemi che riguardano le relazioni con la sola ATS, ma coinvolgono anche numerosi altri attori istituzionali. D’altra parte ATS intende affrontare per prima quanto di sua competenza, ma vuole anche svolgere un ruolo di facilitatore con gli altri attori, nell’interesse dei MAP e dei pazienti”, ha spiegato Massimo Giupponi, che ha anche anticipato la disponibilità di Regione Lombardia a essere parte attiva per trovare le soluzioni necessarie e più opportune a tutto vantaggio dei pazienti e della sanità bergamasca”.

Per quanto riguarda le risposte che i medici di famiglia si aspettano da ATS, Giupponi e Sofia sono stati chiari e puntuali: “Su alcune richieste daremo il nostro contributo come ATS Bergamo a partire dall’attivazione di riferimenti diretti al DIPS e alle Cure primarie. Per altre richieste più specifiche contenute nel documento ci faremo tramite con la DG Welfare e agevolando le comunicazioni con altri enti coinvolti”.

“Le Case di Comunità di prossima attivazione (tra due anni apriranno a Zogno e Piazza Brembana) nell’ambito del PNRR potrebbero costituire una soluzione a parte dei problemi, diventando anche la sede di ambulatori medici”, ha evidenziato Massimo Giupponi, che ha già calendarizzato alcuni appuntamenti con i coordinatori dei CdRT per entrare nel dettaglio delle soluzioni per ciascuno degli undici punti contenuti nel documento.

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