Da Zogno a Parigi in bici per festeggiare 25 anni di matrimonio: l’impresa di Alessandra e Francesco

25 anni di matrimonio festeggiati nei giorni scorsi a Parigi per Alessandra Sonzogni e Francesco Rinaldi. Partiti da Stabello di Zogno, la coppia è arrivata all'ombra della Tour Eiffel in quattro giorni, in sella alla loro bici da corsa.
5 Luglio 2023

25 anni di matrimonio (a settembre) festeggiati nei giorni scorsi a Parigi per Alessandra Sonzogni, casalinga di 47 anni, e Francesco Rinaldi, 57 anni impiegato in banca, da Stabello di Zogno. Una scelta piuttosto comune per una coppia di innamorati che vuole celebrare un importante traguardo in una delle città più romantica del mondo. Se non fosse per un piccolo particolare: dalla fresca Stabello all’ombra della Tour Eiffel, i due innamorati, ci sono arrivati con le proprio gambe, in sella ad una bici da corsa.

Niente pedalata assistita, chiaro: Alessandra e Francesco sono due abituati a sudare in sella alle due ruote. Non hanno un passato da ciclisti (lo sono però i figli, a cui hanno inevitabilmente trasmesso l’amore per questo sport), ma semplicemente una grande passione per le due ruote. Quella a Parigi è infatti solo l’ultima impresa di una lunga serie di avventure. E il tutto – da buoni valligiani – è cominciato con la montagna.

“Abbiamo cominciato la nostra vita di coppia andando in montagna – ci racconta Alessandra -, facendo tantissime escursioni anche ad alte quote, oltre i 4.000, anche su nevai e ghiacciai, in cordata, con piccozza e ramponi. Poi un nostro amico ci ha trasmesso la passione per la bici da corsa e ci siamo spostati su quella. Con il lavoro non riuscivamo però a fare tutto quello che avremmo voluto. Poi, con la nascita dei bambini, siamo tornati con loro in montagna fino a quando non hanno cominciato a pedalare. Il tempo a disposizione non è mai molto, ma quando riusciamo ci togliamo qualche soddisfazione”.

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La coppia al Lago di Garda: un allenamento per l’impresa a Parigi

Più di qualche soddisfazione, aggiungiamo noi. Nel 2017 la coppia Rinaldi si è fatta Zogno-Roma in tre giorni: 267 km il primo giorno, da Stabello ad Aulla; 237 km il secondo giorno
Aulla-Grosseto e 215 km il terzo giorno da Grosseto a Roma. E ovviamente il coinvolgimento anche dei figli (oggi hanno 19 e 17 anni e corrono anche loro da quando hanno 5 e 7 anni): “I nostri figli ci seguivano con un’altra famiglia sul pulmino, hanno fatto qualche chilometro anche loro”. 

Poi Milano – Sanremo in giornata, prima del Covid. 340 km passando dal Turchino con figli e cognato in macchina. E nemmeno la pandemia li ha fermati. Infatti, nel 2020, i due da Zogno sono arrivati d Alberobello in 4 giorni. Impresa riuscita grazie ai tanti allenamenti sui rulli durante la quarantena. Il primo giorno Stabello-Imola 295 km; secondo giorno Imola-Ancona 211 km; terzo giorno Ancona-Torremaggiore 305 km e quarto giorno Torremaggiore-Alberobello 249 km. “In questo viaggio il nostro Amico Fabio ha pedalato con noi e i figli ci seguivano sul furgone insieme a mio cognato, facevano un centinaio di km al giorno anche loro”. 

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Passo del Sempione

Infine da Stabello a Spotorno, andata e ritorno lo scorso anno. Questa volta in solitaria, zaino in spalle, 300 km all’andata, passando per Alessandria, Acqui Terme e Sassello, pernottamento a Spotorno, ritorno il giorno dopo con ancora 300 km facendo il Passo del Turchino e passando da Pavia.

E infine Stabello-Parigi, in quattro giorni. Un ruolino di marcia mica da ridere, anche in questo caso: il primo giorno da Stabello a Briga passando per Como, Lugano, Centovalli, Sempione. 236 km e 3.753 metri di dislivello. Il secondo giorno da Briga a Salin les Bains passando per Lago di Losanna, 262 km con 2.214 mt di dislivello. Terzo giorno da Salins les Bains a Bar sur Seine 207 km con 1.577 mt di dislivello. Quarto giorno da Bar sur Seine a Parigi 214 km con 970 metri di dislivello.

“Anche questa volta ci seguiva il nostro amico Fabio con la macchina, ci supportava con acqua e cibo e quanto occorreva – racconta Alessandra -. I figli, ormai grandi, sono rimasti a casa. Durante l’impresa di Parigi dormivamo in appartamenti prenotati qualche giorno prima di partire. Facevamo da mangiare noi, tanta pasta ovviamente. ci servivano i carboidrati! Durante l’anno facciamo parecchie uscite lunghe, anche sui 300 km, ad esempio, il giro completo del Lago Como, l’Aprica, il Passo San Marco da Morbegno”.

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