“Prudenza in montagna per via delle condizioni della neve – si leggeva venerdì 14 febbraio nel bollettino del Centro regionale neve e valanghe di Arpa Lombardia -. Le continue deboli nevicate verificatesi nel corso della settimana hanno incrementato gli spessori del manto nevoso su tutti i settori lombardi. Sulle Alpi, alle quote maggiori, il vento modificherà la distribuzione della neve fresca, formando nuovi lastroni nelle zone sottovento.
I problemi valanghivi principali saranno rappresentati dalla neve ventata e dagli strati deboli inglobati. Tali superfici non favoriranno un buon collegamento tra neve vecchia e neve nuova, e se interessati da debole sovraccarico potranno dare origine a valanghe anche di medio grandi dimensioni, soprattutto alle esposizioni ombreggiate. Alle quote medio basse manto nevoso umido e in fase di consolidamento grazie al rigelo notturno”.
Un avvertimento importante che si è concretizzato, infatti, con diversi valanghivi episodi ieri, sabato 15 febbraio. Ma la bella giornata ha comunque richiamato sulle nostre montagna diversi appassionati e anche incidenti: oltre alle due valanghe a Velleve (fortunatamente senza gravi conseguenze), interventi con l’elisoccorso ieri anche a Carona, Foppolo, Malga alta di Pora (Castione della Presolana), Valtorta e Conca dell’Alben a Oltre il Colle.
Per la giornata di oggi, domenica 16 febbraio 2025, le previsioni sul pericolo valanghe in Lombardia indicano, sui settori alpini, il grado 2 moderato, in una scala che va da 1 debole a 5 molto forte. Su Prealpi Bergamasche, Prealpi Varesine e Appennino Pavese il pericolo è grado 1, debole.
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