Dalla sorgente del Brembo al delta del Po in canoa: la super impresa del ”Geko” brembano

Dalla sorgente del Brembo, a 2.300 metri di altitudine, al delta del fiume Po. Come? Insieme alla sua fedele canoa. Ne ha combinata un'altra delle sue il “Geko”, soprannome con cui è conosciuto Alessandro Gherardi.
1 Ottobre 2021

Dalla sorgente del Brembo, a circa 2.300 metri di altitudine, al delta del fiume Po. Come? Insieme alla sua fedele canoa. Ne ha combinata un'altra delle sue il “Geko”, soprannome con cui è conosciuto Alessandro Gherardi, 48 anni di Zogno e gestore della scuola di canoa Brembo Kayak sulle sponde del Lago Bernigolo a Moio de' Calvi.

Un'avventura in due fasi: la prima nel 2018, quando fra sci, bici e canoa aveva percorso il primo tratto partendo da dove nasce il Brembo fino al punto in cui confluisce nell'Adda; la seconda a tre anni di distanza, attraversando l'Adda con l'obiettivo di giungere là dove il Po si getta nel Mar Adriatico.

“La primissima tappa l'avevo fatta nel 2011 da casa mia, a Zogno, fino a Canonica d'Adda. Sono passati dieci anni esatti – racconta Alessandro –. Quando poi nel 2018 mi sono buttato nuovamente all'avventura, mi era sempre rimasta la curiosità di vedere con i miei occhi il delta del Po. E così il mese scorso sono ripartito da dove avevo lasciato in sospeso, attraversando tutto il fiume Adda partendo da Canonica d'Adda fino a Castelnuovo di Bocca d'Adda, in provincia di Lodi. 103 chilometri in tutto, fra sbarramenti da saltare e zone di apparente acqua piatta. Pensavo, come accade in Valle Brembana, di trovare cittadine abitate costellate per tutto il percorso e invece mi sono reso conto che per chilometri e chilometri non c'è assolutamente niente”.

 

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Oggi, 1 ottobre 2021, Alessandro è ripartito, per la seconda tappa della sua impresa: da Castelnuovo di Bocca d'Adda al delta del Po. Stamattina alle 6:30 in punto, il canoista era già in acqua; con sé un fanalino, un sacco da bivacco, una piccola tenda, sacche stagne con ricambi, uno zaino con il sacco a pelo e una powerbank per ricaricare il telefonino. Una data di ritorno? Ancora non lo sa: l'obiettivo è di percorrere almeno 70 chilometri al giorno, con l'auspicio di coprire i 400 rimasti in poco più di una settimana.

Quando lo abbiamo contattato, un pescatore di passaggio gli ha comunicato di trovarsi a Sacca di Colorno, a pochi chilometri da Casalmaggiore. Un paesello in provincia di Cremona dove ha intenzione di fermarsi prima che faccia buio. “Non ho una tabella di marcia, né tappe fisse: ho solo un obiettivo – racconta – Parto alle prime luci del mattino e continuo fino a sera, cerco di evitare il buio e di trovare un posto dove mangiare prima di mettere in piedi il mio bivacco. Non ho fretta, sto facendo un viaggio e non devo battere alcun record”.

Alessandro sta documentando tutta la sua incredibile impresa sul proprio profilo Instagram. Scatti da cartolina che parlano da soli e richiamano alla memoria paesaggi di terre lontane. “L'Adda era più selvaggio e purtroppo nelle sponde ho potuto notare tanta spazzatura. Il Po, invece, è davvero bello. Quando raggiungerò il delta – conclude Alessandro – vedrò il da farsi: se la stanchezza me lo permetterà e se non sarà troppo pericoloso, allora potrei addirittura pensare di raggiungere Venezia”.

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