Si è svolto mercoledì 20 luglio il terzo incontro del progetto “Dalla terra alla tavola”, eventi di dimostrazioni culinarie con degustazioni organizzati da Cà Al del Mans, la cooperativa sociale di Serina. Le tre giornate hanno avuto tematiche specifiche con un solo filo conduttore: la conoscenza e la preparazione di piatti realizzati per il nostro benessere.
Il progetto è iniziato mercoledì 6 luglio con i germogli alla base delle preparazioni. “Abbiamo scelto tutti prodotti provenienti dalle nostre attività agricole” dichiara Cristina Tamagnini, pedagogista, socia della Cooperativa e una delle promotrici del progetto. “Il primo incontro ha avuto come oggetto i cereali, i legumi e altri semi; mentre nel secondo abbiamo trattato l’utilizzo di ortaggi e verdure. Tutti nostri prodotti e rigorosamente biologici. Mercoledì abbiamo chiuso gli eventi infrasettimanali con piatti sani, bilanciati e nutrienti.”
Questi incontri si concluderanno sabato 30 luglio con “cuciniAMO IN FAMIGLIA”, un laboratorio esperienziale dedicato a bambini e genitori che permetterà di preparare dolci e impasti e guarnirli con frutta di stagione a “cm zero”. Il seme del Mans germina nel 1990 in America Latina sull’Altopiano Andino di ritorno da un esperienza di volontariato in quell’area. Il 19 marzo 1997 si costituisce la “Cooperativa Sociale” che vede come soci fondatori i componenti del Gruppo. Nasce dopo un percorso fatto di impegno e formazione nell’ambito sociale, rivolto in particolare al disagio giovanile, attivando progetti sperimentali di accoglienza e attività lavorative nel campo agricolo. La Cooperativa pone le basi per un progetto fondato su l’intervento sociale, l’attività di produzione biologica, l’ospitalità e la formazione.
Il 04 dicembre 2008, a seguito di un processo di scissione, nasce l’attuale cooperativa sociale:”Cà Al del Mans” onlus che, mantenendo come attività principale l’agricoltura biologica, continua a perseguire gli obiettivi stabiliti sin dalle origini. “La produzione biologica è una scelta rispettosa della salute umana ed ambientale: una scelta etica oltre che economico-produttiva”, continuano Cristina Tamagnini e Alessio Carrara (perito agrario e responsabile e coordinatore delle attività agricole), “I risultati produttivi non si misurano solo in termini di quantità, ma soprattutto privilegiando la qualità dei prodotti e l’arricchimento della fertilità del terreno. La Produzione Biologica avviene in serra e in campo aperto e tende al riequilibrio del terreno. Si avvicendano periodicamente le colture e si associano quelle che si favoriscono reciprocamente. La lotta ai parassiti si attua con trattamenti naturali preventivi e di difesa (infusi di erbe, propoli). Per le infestanti non vengono utilizzati prodotti chimici in quanto possono lasciare, nel terreno, residui tossici. Il diserbo, quindi, viene effettuato manualmente e/o meccanicamente”.
Questa modalità di lavoro, che dimostra l’amore che la cooperativa ha nei confronti del territorio e delle sue produzioni, è presente anche in tutti i progetti di Cà al del Mans. “Abbiamo gestito un progetto realizzato tramite il FIEB (Fondazione Istituti Educativi Bergamaschi) dal titolo “Nutrire relazioni per sostenere il futuro” che aveva come tema la valorizzazione del territorio e l’educazione ambientale dedicato ai ragazzi delle scuole elementari. Lo abbiamo realizzato con i ragazzi delle quinte elementari dell’ lstituto comprensivo della Val Serina. Fare attività con i ragazzi è straordinario perché hanno delle conoscenze inconsapevoli del territorio e anche di alcuni elementi tecnici complessi e difficili come ad esempio l’idea della filiera corta lattiero casearia. Sono molto più sensibili e motivati degli adulti e quando entri più nello specifico sono ancora più motivati e le attività svolte in azienda li hanno rapiti”.
Con gli stessi obiettivi di tipo educativo e di promozione e valorizzazione del territorio è stato realizzato con l’Istituto Superiore di San Pellegrino il progetto “Oro Verde”. Due incontri tenutisi rispettivamente il 16 giugno e il 7 luglio costituiti da una parte di attività formativa sui prodotti e da una seconda parte di trasformazione degli stessi realizzata dagli studenti che hanno partecipato al progetto. “I temi affrontati sono stati le erbe spontanee e l’agricoltura di montagna”, specifica il Professor Luca Becherini, docente di cucina dell’Istituto e responsabile del progetto, “ una eccellente conseguenza del Patto di Comunità controfirmato dalla cooperativa”.
In questo periodo sono in atto alcune ristrutturazioni all’interno di Cà al del Mas che permetteranno l’apertura di un punto vendita più ampio e un centro di trasformazione dei prodotti agricoli in conserve e in prodotti che si potranno portare a casa o consumare sul posto. “Anche l’area destinata all’ospitalità è stata ristrutturata – dice Flavia, responsabile della ospitalità della cooperativa: “Ospitare è aprire qualcosa di sé, di ciò che si è, di ciò che si ha, per far spazio ad altri, condividere ciò che siamo, anche per beneficiare della ricchezza grandissima che scaturisce dallo stare insieme. Sin dall’inizio si è avvertita l’importanza che aveva questa dimensione e, non appena possibile, la Cooperativa si è data uno spazio che permettesse l’incontro tra varie realtà e rispondesse ad alcune situazioni di emergenza”.
Gli alloggi sono attrezzati per accogliere piccoli gruppi, famiglie, associazioni, escursionisti ecc. per momenti di incontro e convivialità. Le persone ospiti provvedono ad autogestirsi, preoccupandosi di avere cura e rispetto dei beni e delle cose in modo che anche altri ne possano godere. La casa è disposta su due piani: al piano rialzato si trova un grande soggiorno, la cucina e un bagno attrezzato per disabili; al primo piano si trovano tre camere con 19 posti letto a castello e un bagno con doccia.
Per raggiungere la Cà Al del Mans da Bergamo o Dalmine seguire indicazioni per la valle Brembana. Dopo Zogno deviare a destra per la valle Serina fino a raggiungere il capoluogo. Seguire le indicazioni per Lepreno. A metà strada tra Serina e Lepreno si segue l’indicazione “Sorgente Valle del Manzo” prendendo la strada in salita.