Dai primi calci in un campetto alla selezione nella Rappresentativa Nazionale Under 20 della Lega Nazionale Dilettanti, che riunisce le migliori promesse del calcio femminile. Sara Frecchiami, 17enne bergamasca calciatrice del Villa Valle, in tutta la sua vita il calcio è sempre stato una costante.
“La passione ce l’ho da quando ero piccola – racconta Sara – Mio nonno era interista e mi portava allo stadio a vedere gli allenamenti e poi mi comprava le maglie. Io ho sempre giocato a calcio, già dalle elementari, ma non per una squadra femminile: giocavo in oratorio e al parco. Quando ero in quinta elementare, è nato il Monterosso femminile e in prima media ho cominciato lì”.
Una passione che Sara non ha mai lasciato, anzi l’ha coltivata passo dopo passo: “Sono stata a Monterosso fino allo scorso anno, per sei anni. Poi, quest’anno, ho deciso di trasferirmi al Villa Valle, in prima squadra: sono arrivata fino all’under 19 con il Monterosso. Giochiamo in Promozione: io sono terzino sinistro, poi a volte mi spostano anche più avanti, in fascia. A novembre sono stata convocata, per la prima volta, dalla Rappresentativa Nazionale Under 20. Domenica 19 marzo parteciperò alla 6° edizione della Viareggio Women’s Cup, sempre con la Rappresentativa Nazionale, che mi ha richiamata”.
“Sara è una calciatrice di talento e una ragazza seria e responsabile – dichiara la presidente del Villa Valle Femminile, Luisa Mazzoleni – Sono davvero orgogliosa che una delle nostre ragazze sia stata notata dalla Lega. Abbiamo diverse calciatrici capaci nella nostra squadra e questa convocazione ne è la dimostrazione. Auguro a Sara di continuare a dare il meglio e sognare, dentro e fuori dal campo, ma sempre mantenendo gli scarpini ben piantati a terra. Il movimento calcistico femminile è in crescita nel nostro Paese, e esistono diverse società, come il Villa Valle, molto attente alle ragazze, ma c’è ancora tanto da fare”.
Sara è entusiasta della nuova convocazione, perché le precedenti l’hanno colpita in modo molto positiva. “Sicuramente è stata una bellissima esperienza, non mi aspettavo minimamente che mi chiamassero la prima volta, mi sembrava una cosa enorme – sottolinea la giovane -. Ho pensato: mica convocano me? Il primo raduno è stato di un giorno a Brescia, poi due giorni a Tirrenia e, l’ultimo, tre giorni a Reggio Emilia, quando abbiamo giocato contro il Sassuolo femminile. Le altre ragazze sono tutte molto forti, è stata un’opportunità per crescere e vedere altre realtà molto importanti. Io sono sempre una che vola basso, ma sapere che sono stata convocata più volte mi ha dato più consapevolezza delle mie qualità”.
Una consapevolezza propria di tutto il movimento, spiega Sara. “Ovviamente, le ragazze che giocano a calcio sono in numero minore, ma questo non rende il percorso più facile, solo perché il calcio femminile è meno riconosciuto di quello maschile. Stiamo comunque facendo grandi passi avanti, ma prima di essere riconosciuti come un movimento importante serve tempo, i giocatori maschi in Promozione hanno già un rimborso. Per le ragazze questo è più difficile, siamo meno considerate”.
Ma questo non rappresenta un ostacolo per la giovanissima calciatrice, che concilia scuola – istituto tecnico di grafica e comunicazione – e calcio. “Io sono in quarta superiore e devo dire che tenere insieme i due mondi non è difficile. Anche se mi assento più giorni per i raduni i miei compagni mi aiutano, e così riesco a stare al passo. Avrei anche potuto richiedere il patto sportivo con tutta una serie di vantaggi, ma per averlo avrei dovuto essere stata convocata già prima per la Rappresentativa. Ma non è un grosso problema”. Sara guarda avanti: “Sicuramente voglio continuare a giocare, nel Villa Valle mi trovo davvero benissimo con società e compagne, ovviamente vorrei arrivare a livelli alti, ma è il sogno nel cassetto. Per ora io voglio continuare a giocare”.
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C’è un refuso. Il Monterosdo ha la prima squadra che “se la gioca” in serie C.
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Gentile Paolo, grazie per la preziosa segnalazione!
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