Troppo forte la Dea, che a Bergamo travolge lo Sturm Graz e si prende il passaggio del turno in Chamions League: una prova scintillante e un crescendo sinfonico che ha travolto gli austriaci. Tutto ciò nonostante l’Atalanta abbia fatto turnover in ogni zona del campo. La novità più grande è sicuramente Palestra, il giovane esterno destro è titolare sulla propria fascia di competenza. Riposano anche Scalvini, sostituito da De Roon ed Ederson, rimpiazzato da Pasalic. Il croato viene schierato in mediana perché sulla trequarti gioca Samardzic, dietro a Retegui e a De Ketelaere, dunque panchina anche per Lookman. Lo Sturm è quasi al completo, giocano quasi tutti i titolari ad eccezione di Malic, giovane terzino destro schierato nella difesa a 4 del 4-3-3 austriaco. Il tridente non vede in campo Biereth, l’attaccante danese è infatti passato al Monaco durante questa sessione di mercato invernale.
Dopo dieci minuti di studio, la partita si accende di colpo. Lo Sturm è pericolosissimo con Camara, il quale viene lanciato davanti a Carnesecchi, rientra sul destro mandando a vuoto Kolasinac e manda incredibilmente fuori sul primo palo. L’Atalanta invece sfrutta la propria occasione un minuto dopo. Cross dalla destra intercettato dalla difesa austriaca, Aiwu sbaglia un passaggio rischioso e serve Samardzic al limite, il serbo apre per Zappacosta, che mette in mezzo per il tap-in facile di Retegui.
Dea avanti grazie al proprio bomber e ad un vero suicidio degli ospiti. Ospiti che fanno fatica a costruire veri pericoli, mentre i bergamaschi provano a gestire senza forzare il ritmo, trovando spesso Zappacosta largo e smarcato. Proprio in un’occasione simile, l’esterno rientra al limite dell’area e prova il destro a giro, palla alta di poco sopra l’incrocio lontano. Ci prova anche Retegui di testa su corner, dopo una spizzata di Toloi la sfera gli arriva sul secondo palo ma il suo colpo di testa in tuffo non è preciso.
I padroni di casa rientrano dagli spogliatoi con atteggiamento ancora più aggressivo e con due uomini freschi: Lookman e Cuadrado rilevano Retegui e Palestra. Due cambi che funzionano, perché la Dea inizia a produrre occasioni in quantità. Al 49’ De Ketelaere si vede annullare un gol per fuorigioco, invero palese, dell’assistman Lookman. Lo Sturm viene chiuso nella propria area dalla veemenza degli attacchi atalantini, fruttuosi già al minuto 56. Cuadrado punta sulla destra e salta il proprio uomo, traversone basso su cui Pasalic mette la gamba e da un metro fa 2 a 0. Orobici padroni del campo e del risultato, che cambia sette minuti dopo.
Angolo di Cuadrado dalla destra, Hien protegge la sfera in area, De Ketelaere di punta buca Scherpen e mette al sicuro il risultato. La squadra di Gasperini non si ferma, entrano anche Brescianini, Ederson e poi Djismiti per dare un po’ di rotazione ai giocatori. Le grandi occasioni capitano al 44 e a Lookman, poi il numero 11 si toglie lo sfizio del gol proprio all’90’, quando spinge in porta di testa una pennellata di De Ketelaere dal lato destro dell’area. Prima del triplice fischio c’è tempo anche per lo slalom speciale del nigeriano, che salta quattro uomini e appoggia per Brescianini, il quale vince un rimpallo in area e mette in rete la palla del definitivo 5 a 0.
È il sigillo su una partita a senso unico, in cui l’Atalanta ha dominato ed è cresciuta nel tempo, offrendo un secondo tempo di superiorità totale. Impossibile trovare un migliore in campo, alla squadra va un plauso collettivo: il passaggio del turno è sicuro, ora manca solo l’ultima partita, mercoledì 29 gennaio a Barcellona contro i Blaugrana. Un premio meritato e una partita che promette spettacolo.