Il paese di Locatello unito nell’abbraccio a don Mario Carrara, classe 1988, che ieri, domenica 29 maggio (dopo l’ordinazione avvenuta sabato 28 maggio), ha celebrato la sua prima Santa Messa a Locatello, paese dove è cresciuto, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
Nonostante la pioggia, prima della santa Messa i parrocchiani di Locatello hanno accompagnato il compaesano don Mario in un lungo corteo. Sul sagrato ad attendere il novello prete alcuni conoscenti e la banda.
A nome di tutta la comunità il consigliere del Comune di Locatello Carlo Plaino ha donato a don Mario un quadro raffigurante il Santuario della Cornabusa (dove don Mario ha collaborato come sacrista). “Grazie a tutto il paese per l’affetto e la bella festa. Grazie mamma, grazie papà per il dono della vita e della fede” ha dichiarato un emozionato don Mario.
In una intervista a Santalessandro.org, settimanale della diocesi di Bergamo, don Mario ha rivelato in merito alla sua vocazione: “Difficile individuare un momento preciso in cui è nata. Da bambino, quando mi chiedevano cosa vuoi fare da grande, rispondevo ‘il prete’. Magari davo questa risposta per gioco, ma ricordo che ero felice nel dirlo. Poi negli anni delle superiori questo desiderio è tornato.
Però l’idea di lasciare la casa e la famiglia faceva paura, e così ho messo da parte il desiderio di diventare prete. Mi sono iscritto alla facoltà di Lettere, volevo fare l’insegnante. In quegli anni il desiderio di diventare prete però è tornato. Avevo 26 anni, ero già laureato ed avevo anche lavorato come insegnante alle superiori. Mi sono confrontato con dei sacerdoti che mi hanno accompagnato e da lì è partito il mio cammino”.