Giovedì 30 e venerdì 31 maggio, a causa delle incessanti piogge, una frana si è staccata dal versante a valle della strada comunale in località Recudino nella frazione di Selino Alto a Sant’Omobono Terme. Si tratta dell’unico collegamento viario che permette di raggiungere la località, dove si trova l’azienda agricola Recudino di Francesco Carminati, da ieri impossibilitato a lavorare.
Il movimento franoso è ancora attivo e trovandosi su “un pendio particolarmente acclive – fanno sapere dal Comune – potrebbe interessare, in caso di crollo repentino e dell’entità dello stesso, il sottostante territorio della frazione di Selino Alto dove è presente un’attività agricola”.
La strada è stata immediatamente chiusa dal Comune tramite ordinanza per motivi di sicurezza e ora non è accessibile nemmeno a piedi. Il Comune ha incaricato il geologo Enrico Mosconi per definire il piano di indagine e stimare i costi dell’intervento di mitigazione.
“La montagna è fatta così – fa sapere Francesco Carminati – All’improvviso cede, molla gli ormeggi e se ne va, precipita, scende a valle portandosi via tutto, anche tanto lavoro e le speranze di una vita. Le piogge torrenziali di giovedì notte, poi, hanno fatto il resto e il fronte della frana sale sempre più in alto, inghiottendo tutto quanto incontra sul suo cammino. Ha portato via la strada e, se continua a salire – e salirà fin tanto che non viene messo un blocco al piede – c’è il rischio che pregiudichi anche la stalla.
Intanto – prosegue Carminati – ringrazio tutte le persone che non mi hanno lasciato solo e mi sono state vicine in questi giorni, dal Sindaco di Sant’Omobono alla Coldiretti, dai tecnici dell’Enel (che hanno provveduto a una deviazione provvisoria della linea elettrica anch’essa compromessa dal movimento franoso) alla Protezione Civile. Ora spero vivamente che le piogge cessino e che le istituzioni possano mettere in sicurezza il versante e ripristinino prima possibile il tracciolino di strada, che rappresenta l’unica via d’accesso alla mia residenza, all’azienda zoo-casearia e al piccolo agrinegozio che mi consentono di continuare a vivere quassù”.