Due autori di storia zognesi –  Claudio Gotti e Francesco Carminati – premiati al concorso letterario internazionale “Il Vento dei Calanchi” per quanto riguarda la sezione saggio antropologico. A consegnare il premio Prof. Giorgio Baietti (vedi foto), scrittore e giornalista conosciuto anche per le sue apparizioni a Mediaset.

“La storia è un sogno dello storico, come diceva Georges Duby, non è soltanto raccolta di documenti, analisi delle fonti, ricerca delle testimonianze e metodo scientifico. Ma è anche immaginazione, certo immaginazione ragionata, in cui si sviluppano ipotesi, si creano strutture interpretative, si delinea una rete di connessioni, altrimenti si avrebbe un quadro a macchia di leopardo del passato, senza dare un significato ai fenomeni storici o antropologici”. Così il Prof. Angelo Arata spiega lo spirito del Premio letterario Il Vento dei Calanchi per quanto riguarda la sezione saggio antropologico.

E continua il prof. Arata “C’è una parte emotiva, una parte empatica, perché nella storia bisogna entrare nel cuore degli uomini, bisogna immaginare attraverso la mente degli uomini, del passato, di altre società come dell’antropologia. E infine c’è la narrazione. C’è bisogno di un racconto che porti gli avvenimenti storici, i fenomeni storici, a chi non è addentro la materia e che quindi, attraverso la narrazione espressa in maniera piacevole, comprensibile e chiara deve attingere al patrimonio della storia che lo storico o l’antropologo ci consiglia”.

Tutto questo è incarnato dal saggio storico “Amici comuni. Realtà bergamasche dalla fine della Repubblica veneta al periodo napoleonico” che è stato insignito del riconoscimento nella sezione saggio storico antropologico il 18 novembre scorso a Spigno Monferrato (Alessandria) durante la serata di assegnazione del Premio internazionale Il Vento dei Calanchi, alla sua seconda edizione

Gli autori Claudio Gotti e Francesco Carminati hanno ricevuto il diploma di merito e 1.000 euro di premio per la loro opera monumentale pubblicata dal Sistema bibliotecario Area Nord-Ovest all’interno della collana La biblioteca di Abelàse dall’editore Lubrina Bramani.

Nella motivazione l’opera è presentata come “fulgido esempio di una ricerca storica fondata su fonti che diventa però anche appassionato e partecipato racconto, rendendo di interesse più ampio e universale una storia locale, etnografica, culturale e umana in una terra alpina, dedita a metallurgia, produzione di lana e seta, povera e in declino alla fine del Settecento, che diventerà nel giro di un secolo una grande città italiana che diede 200 circa dei mille di Garibaldi e personaggi quali mascheroni, Donizetti, l’eroe del risorgimento polacco il garibaldino Francesco Nullo e molti altri”.