Grand Hotel di San Pellegrino, arriva l’offerta dalla California

Al termine del quarto bando pubblicato dal Comune, è arrivata l'offerta (l'unica) della Ekn Development, immobiliare con sede a Newport Beach, in California.
1 Agosto 2024

Arriva un’offerta per la conclusione dei lavori di recupero (stimati a 26 milioni di euro) e la gestione del Grand Hotel di San Pellegrino Terme. Al termine del quarto bando pubblicato dal Comune, è arrivata – nientepopodimeno che dagli USA – l’offerta (l’unica) della Ekn Development, immobiliare con sede a Newport Beach, in California.

La società californiana, nata nel 1995, ha realizzato diversi hotel di lusso e resort negli Stati Uniti d’America ed ha già operato su strutture ormai in disuso, proprio come il gioiello liberty di San Pellegrino.

Vale la pena ricordare che, dopo alcuni interventi nel biennio 2008-2009, nel 2016 ha preso il via il lotto principale di recupero grazie al finanziamento statale, che ha permesso il completo restauro del piano terra ed area esterna, conclusi nel 2022. In totale un investimento di 22 milioni.

La busta contenente l’offerta sarà aperta dal Comune domani, venerdì 2 agosto. Il bando di gara pubblicato, prevede la concessione dell’immobile e del relativo parco in diritto di superficie per 99 anni;  compartecipazione pubblica all’intervento di completamento dei lavori di restauro e recupero dell’immobile per 5 milioni di euro (3 milioni di euro di contributo regionale per le sole opere di restauro e 2 milioni di euro di contributo da parte del Comune).

Fonte: L'Eco di Bergamo

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Commenti:
  1. Pare strano che un’ azienda di fama internazionale come la s pellegrino spa non sia interessata al G.hotel.
    Probabilmente troppo impegnata a succhiare acqua e risorse a costo zero ai poveri brembani…O.. trattasi di “semplice” speculazione, in combutta coi californiani..?

    1. Condivido quanto scritto da Pasquale, trovo assurdo che un’ azienda Svizzera come la San Pellegrino paghi un importo irrisorio allo stato per lo sfruttamento delle fonti che sarebbe poi la materia prima che permette alla multinazionale svizzera di fatturare oltre un miliardo di euro!!!
      Negli anni 70 dove lo stesso accadeva nei paesi arabi con le multinazionali del petrolio che riconoscevano per la materia prima quasi nulla ,loro si sono ribellati e sono diventati tra i paesi più ricchi al mondo.
      Un altro problema sono le decine di camion koine’ che trasportano in tutto il mondo ogni giorno l’acqua minerale inquinando non poco la valle dovrebbe la San Pellegrino contribuire a finanziare la Tebe affinché l’acqua viaggi su ferrovia e non su strada

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