Svolta per il futuro del Grand Hotel di San Pellegrino Terme. Sarebbero infatti in corso dei contatti fra una Sgr immobiliare di rilievo nazionale e l’Amministrazione comunale.
E dire che fino a qualche mese fa si parlava di una sede brembana dell’Università degli Studi di Bergamo, un centro di ricerca sanitario fino ad un luogo di accoglienza destinato alla terza età, con appartamenti e servizi comuni. Ora – stando a quello che scrive Il Corriere della Sera – la pista più concreta sembra essere quella di una Sgr immobiliare che farebbe rinascere l’edificio come hotel.
Vale la pena ricordare che dopo alcuni interventi nel biennio 2008-2009, nel 2016 ha preso il via il lotto principale grazie al finanziamento statale, che ha permesso il completo restauro del piano terra ormai più di un anno fa, il più importante dal punto di vista artistico.
Tutto ciò in ottica di trovare un gestore che voglia completare la ristrutturazione dell’immobile (110 stanze su 4 piani, sottotetto e interrato), stimata a circa 26 milioni di euro (ma che potrebbe salire alla luce dei rincari) per la quale il Comune comparteciperà con un contributo finanziario a fondo perduto di 3 milioni di euro, ricevuto nell’ambito di un bando regionale.
E poi, una volta completato, chi lo gestirà? Della partita potrebbe essere ancora una volta il brand QC. Ma è presto per fare delle congetture.