Una serata quasi perfetta, da ricordate e raccontare, che apre le porte ad un'incredibile, impensabile Final Eight di Champions League. A San Siro l'Atalanta trionfa 4-1 e domina un Valencia mai domo.
Al via Gasperini sceglie la soluzione senza Zapata centravanti, con un tridente offensivo formato da Gomez, Ilicic e Pasalic supportati da Freuler e De Roon (non necessariamente centrali) e sulle fasce da Gosens ed Hateboer, preferito a Castagne. In difesa confermatissimi Gollini, Toloi e Palomino, mentre dopo il riscaldamento Djimsiti deve lasciare il posto a Caldara (titolare a San Siro in Champions è per lui enorme rivincita) per un risentimento muscolare. Scelte obbligate sulla sponda opposta per Celades, che deve fare a meno di Garay, Paulista, Coquelin, Rodrigo e Florenzi.
Al via dell'arbitro Oliver l'Atalanta si mostra concentrata e ben decisa ad imbastire le proprie trame, soprattutto a sinistra, dove Gosens e Gomez hanno l'inesauribile supporto di un ottimo Freuler. Al 16' arriva il gol del vantaggio con Hateboer dopo che Gomez semina scompiglio e panico fra i centrali iberici a dir poco spaesati, penetrando in area a luci spente, leggero e letale. L'Atalanta arriva al tiro con mille soluzioni, ma quando abbassa il ritmo subisce le veloci trame del Valencia, che addirittura colpisce un palo con Ferran Torres dopo una punizione battuta a sorpresa.
Nel secondo tempo la Curva intona la marcia dell'Aida e la squadra non è da meno nel comporre una grande sinfonia. Ilicic galvanizzato dal gol galleggia fra le linee e regala verticale profondità. Hateboer è uno stantuffo, Gomez un folletto ispirato. Il 3-0 arriva con una parabola capolavoro di Remo Freuler da vertice sinistro, mentre il 4-0 è di Hateboer,, che imbraccia una doppietta degna della Wierer. Il Valencia torna ad essere pericoloso, segna il 4-1 e sfiora almeno tre volte la seconda segnatura.
Il finale è di Gasperini: toglie Caldata e mette Zapata (!!!). Una mossa che rompe l'assedio e sigilla in risultato che al Mestalla offre qualcosa più di una speranza. Volano i sogni, vola una grande Atalanta. A Milano la notte è nerazzurra.