“Ha dato forma al sogno di una comunità”: al Don Palla una scultura per Piero Busi

Alla Fondazione Onlus Don Stefano Palla di Piazza Brembana si è tenuta l’inaugurazione della nuova scultura dedicata alla struttura, ma in particolare modo dedicata al suo fondatore Piero Busi.
1 Giugno 2023

Oggi, giovedì 1 giugno, alla Fondazione Onlus Don Stefano Palla di Piazza Brembana si è tenuta l’inaugurazione della nuova scultura dedicata alla struttura, ma in particolare modo dedicata al suo fondatore Piero Busi, scomparso a 86 anni nel marzo 2020, per oltre 60 anni nella “macchina” amministrativa locale, sindaco della sua Valtorta da quando ne aveva solo 27.  Busi è stato anche presidente della Comunità Montana Valle Brembana, dell’ospedale di San Giovanni Bianco, dell’USL di Zogno, del gruppo azione locale, dello Sci Club e – appunto – della casa di risposo Don Palla di Piazza Brembana. 

A presidiare l’evento Giambattista Gherardi, noto giornalista, il quale ha introdotto numerosi personaggi che si sono espressi riguardo all’amico Busi. Ad aprire la serie di interventi delle annoverabili autorità presenti, Claudia e Maria Sofia hanno suonato l’inno nazionale con i loro violini. A seguire, Stefano Ambrosioni, sindaco di Piazza Brembana, ha portato i saluti istituzionali e ha dedicato alcune parole a Piero Busi: “Ha avuto grandi intuizioni che l’hanno reso un amministratore memorabile: ha realizzato il centro Don Palla capendo che la nostra comunità sarebbe diventata sempre più anziana, ha poi dato vita alle Olimpiadi di Valtorta, ha creato posti di lavoro in Valle, ma soprattutto posti di lavoro per le donne, per nulla scontato in quegli anni”.

Jonathan Lobati, consigliere regionale brembano, non presente fisicamente alla cerimonia per via di impegni inderogabili in Regione, ha lasciato un messaggio: “Non posso che congratulami per aver scelto di dedicare al compianto commendatore Piero Busi, indimenticato sindaco e presidente comunitario, questa bellissima scultura, proprio nel luogo al quale Piero ha dedicato tutta la sua vita senza mai risparmiarsi. Esempi di questo calibro ce ne vorrebbero uno per ogni angolo di ogni strada. L’aver avuto l’idea, nella nostra alta valle, di creare un luogo dedicato alle esigenze sociosanitarie delle persone e in particolare ai nostri anziani è stato un segno indelebile che ha contraddistinto tanti anni di servizio all’interno delle amministrazioni locali”.

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“Piero Busi lo definisco la colonna portante della Valle Brembana – dichiara Lara Magoni, Sottosegretario Sport e Giovani di Regione Lombardia, ex campionessa di sci -. Quando è stata inaugurata la pista da sci a Valtorta, Piero mi ha chiesto se era solo quel pezzo di prato, e io avevo riso molto. L’anno scorso, sono venuta a sciare proprio lì, e gli ho dedicato tutta la mia discesa”.  Sono poi intervenuti i consigliere regionali Giovanni Malanchini e Davide Casati. Presenti inoltre Manuel Bentoglio, sindaco d Grassobio, Fabio Bonzi, sindaco di Dossena e nuovo presidente della Comunità Montana Valle Brembana, la dottoressa Frigeri, rappresentante di ATS, Monica Casati, dirigente del distretto di medicina generale, Piero Pandolfi, figlio di Filippo Pandolfi ex commissario europeo per l’innovazione e la ricerca, Ambrogio Quarteroni, rappresentante del BIM Bergamo.  All’evento erano presenti anche Emanuela e Giovanna, le figlie di Pietro Busi.  

Tante le parole rivolte a un amministratore, a un sindaco, a un uomo che ha cambiato le sorti della nostra Valle, molto forti quelle di Franco Zani, ex sindaco di Dossena, che in esclusiva ci ha raccontato il suo rapporto con Pietro: “Io oggi non mi trovo qui in vesti sindacali, ma come amico di Pietro. Pietro è stato tante cose: un insegnante di vita, un uomo impegnato per la sua comunità, un uomo testardo ma che con la sua intraprendenza è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi e, ad oggi, essere ricordato con affetto da tutti. Un uomo generoso e attento, è senz’altro un grande amico”. 

Alle ore 11.00 ha avuto inizio la cerimonia inaugurale dell’opera in onore di Pietro, dei 30 anni di fondazione del centro Don Palla, seguito da un ringraziamento speciale a Ines, Cinzia, Cristiana, Lorella e Cristiana (amministrazione), personale che è presente in struttura fin dalla sua apertura. Queste collaboratrici, sono state coloro che hanno in seguito svelato la scultura, ma non prima di un intervento da parte di Michele Iagulli, Presidente della Fondazione: “Oggi onoriamo un debito di riconoscenza verso Busi, che ha realizzato un monumento alla solidarietà che è il Don Palla. Un esempio unico, nato da una caparbia volontà e da una forte spinta di un’intera comunità, civile e religiosa. Piero aveva grandi sogni e noi, come lui ci ha insegnato, abbiamo il dovere di continuare a sognare perché i sogni, sono la prospettiva che ci precede nel tempo”. 

Due ringraziamenti speciali sono poi stati rivolti a Francesco Maffeis, della Framar, e ad Armando Armandi, dirigente Stoim.  Una volta scoperta la scultura, Pino di Gennaro, scultore dell’opera, ha spiegato la sua installazione: “Quest’opera rappresenta un Tao. Metà raffigura delle case, una città, una comunità, che è il centro Don Palla. L’altra metà rappresenta il carattere di Piero Busi: energico, solare. Sotto, poi, c’è un altro tondo dove è rappresentato in rilievo Piero stesso, nella sua veste più autorevole, che guarda verso l’ingresso così, chiunque entri, può salutarlo”. Sotto le due sculture la scritta:“Ha dato forma al sogno di una comunità”.

La scultura è stata offerta da Carla Millesimi, vedova Crotti. L’evento si è concluso con la benedizione dell’opera e un rinfresco. 

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