Sono ormai passate due settimane quando una frana si è staccata a valle della strada comunale in località Recudino, nella frazione di Selino Alto a Sant’Omobono Terme, ma ieri, giovedì 13 giugno, la doccia fredda per l’azienda agricola Recudino di Francesco Carminati: “I due funzionari pubblici (UTR e Comunità Montana Valle Imagna) – spiega Carminati – intervenuti nel sopralluogo hanno riferito che non sembrano sussistere i requisiti per invocare un intervento di somma urgenza (che potrebbe aiutare a mettere in sicurezza il fronte frana e riaprire la strada ndr) “. Dunque, almeno per ora, braccia incrociate da parte delle istituzioni, il che significa che la strada resta chiusa e l’azienda agricola del giovane allevatore continua ad essere isolata e quindi non produttiva.
La strada comunale è stata chiusa dal Comune con un’ordinanza per motivi di sicurezza e non è accessibile nemmeno a piedi. Nel frattempo la frana continua ad avanzare e rischia di pregiudicare anche la nuova stalla dell’azienda agricola di Carminati e l’attività zoo-caseria: l’azienda di Recudino produce stracchini all’antica delle Valli Orobiche – presidio Slow Food e formaggi pecorini.
Da ormai due settimane “sono completamente isolato – afferma il giovane allevatore -. Non ho foraggio per i miei animali (pecore e vacche), che sono stato costretto a liberare nel prato coltivato a maggengo. La frana ha reso impraticabile l’unico tracciolino di strada comunale bianca che conduce a Recudì, la località rurale dove vivo stabilmente, ho la residenza, ha sede legale la mia azienda zoo-casearia e gestisco il piccolo agrinegozio”.
“Anziché cercare soluzioni convenienti di fronte a un problema oggettivo e impellente – prosegue l’allevatore -, i funzionari pubblici mi hanno investito, quasi colpevolizzandomi, con una serie di affermazioni che mi hanno lasciato allibito e fatto sentire ancora più solo. Ho percepito un approccio al problema ampiamente discrezionale e invasivo. Mi hanno detto che non dovevo costruire la stalla in quel posto (dimenticando che è stata regolarmente autorizzata e persino periziata dal punto di vista geologico).
Mi hanno detto che sono responsabile di ciò che accade sul mio terreno, e quindi anche della frana, al punto che, quasi quasi, devo essere io a ricostruire la strada comunale che è ceduta (dimenticando che la frana è avvenuta a valle e non a monte). Mi hanno detto che sono state le acque della mia stalla a provocare la frana (dimenticando che nel punto dove esse scaricano non è avvenuto alcun movimento franoso, poiché il movimento franoso ha avuto un’altra origine e che al centro del fronte di frana si vede una sorgiva).
Mi hanno detto che le recenti piogge torrenziali sono normali e che non c’è in atto alcun cambiamento climatico e che di conseguenza le cause della frana vanno da ricercare altrove (ma io, che vivo tutti i giorni a contatto con un ambiente sperimentato palmo per palmo, vedo sbucare acqua da tutte le parti, anche dove prima non s’era mai vista). Infine, dulcis in fundo, mi hanno detto che non sembrano sussistere i requisiti per invocare un intervento di somma urgenza: nonostante io viva abitualmente al di là della frana e sia rimasto completamente isolato dal mondo, non potendo adempiere ai miei impegni quotidiani; nonostante la mia azienda sia in crisi per impossibilità di rifornire il foraggio ai miei quadrupedi (vacche e pecore); nonostante anche la piccola attività di vendita al dettaglio dei formaggi sia sospesa.
Ora chiedo a chi legge queste mie precisazioni: come si può ovviare a questi pregiudizi? Come combatterli? Purtroppo non ho diritto di replica, se non diffondendo – e continuerò a farlo – quanto mi sta incredibilmente accadendo”.
Ultime Notizie
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Signore mio del cielo e della terra, 💪💪se ti riesce mettere un pochino in asse e girare un pochino la terra verso nordest, o nord ovest. Forse tutti dal nord e dal sud del mondo staremmo tutti meglio.🙏♥️🌈🙏
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, Azienda di Recudino da salvaguardare.
Francesco se raccogli firme x salvaguardare il tuo territorio e la tua azienda,le bestie e la produzione, io sono con te.quindi prendi nota ✍️. STEFANIA Nadia Buffoni. -
Un anno fa, il ciclone Freddy, ha sciolto una montagna e travolto di fango, in Malawi la pianura di Blantyre,
Un anno la pianura emiliana allagata. Quest’ anno sono 2 mesi di abbondanti piogge, Ieri sera 15-6.la statale da Lovere x Bergamo tombini come fontanelle.-
Con dispiacere constato come il sostegno alle imprese agricole montane sia promesso e poco o nulla mantenuto. Tutta la mia solidarietà all’imprenditore Francesco Carminati.
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X i prodotti te li può vendere lo spaccio della val Brembana. Non devi fermarti qui è tua la forza. Le valli devono stare unite.🙏🌈♥️👋
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X l’ Azienda Recudino, Francesco, sono sicura che il Sindaco Manzoni, non ti lascia solo, anche lui è un agricoltore, come la Coldiretti, oppure la Confagricoltura. Magari hai diritto a prestito a fondo perduto europeo. Stai salvaguardando il territorio della valle Imagna, con bestie e prodotti a Km.0,
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Azienda Recudino, Francesco, se su questo tratto di parete, è nata una sorgente, prendila, che giorno è successo???. I muri si ricostruiscono , magari a secco, c’è il gruppo che li fa, ci sono tanti sassi anche a Valsecca.
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Quello che scrive questo giovane allevatore è a dir poco imbarazzante! Tutti a chiacchierare che i giovani devono rischiare avere coraggio, tenere in sicurezza i boschi ecc ecc! Poi quando succede qualcosa la colpa è tua anche se non è così!! Ancora una volta la dimostrazione che i nostri amministratori(non tutti) sono solo dei burocrati incapaci! Forse doveva invitare qualcuno a tagliare il nastro con una bella foto loro sanno fare solo quello!! Per il resto sono solo
Chiacchiere e distintivo -
Forse è il caso di metterlo il dito nella piaga del cambiamento climatico, i 2 gradi di rialzo è la conseguenza del disgelo del nord, degli smottamenti delle montagne della siccità in Africa con impoverimento e peggioramento x morti di fame e sete.
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Monitorare la zona di Recudino x evitare il peggio, con l’ autunno, salvare le bestie di Francesco, e la sua attività. Allevatori della valle Imagna unitevi, non lasciate solo Francesco.
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Forse si è dimenticati il disastro della frana di Brembilla. le frane del novembre 2002, dal Linzone alla val Brembana.
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Forse si è dimenticati il disastro della frana di Brembilla.
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Ricostruire è un diritto e dovere rimettendo in sicurezza con eventuali scoli.2 anni fa la terra era stra secca, con crepe, che l’ acqua quest’ anno ha trovato terreno x sfondare. La terra e l’ acqua, Vedere consegue anche in pianura.
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Salvare l’ azienda agricasearia, di Recudino, del giovane Francesco, è un dovere. Agricoltori della valle unitevi, arriva l’ inverno, accogliente le bestie di Francesco, non lasciatelo solo.
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Frana di Recudino valle Imagna. Le frane hanno sempre causato danni in montagna, quando dopo abbondanti piogge le sorgive si svegliano e diventano torrenti impetuosi. Salvate l’ azienda di Francesco, è un dovere.
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Vorrei avere il nome del giornalista che ha firmato l’articolo, o del direttore responsabile.
Grazie.