L’Atalanta si fa male da sola e cade al Gewiss Stadium contro il primo Napoli di Mazzarri. Decide una rete di Elmas su un pasticcio difensivo, dopo che Lookman replicava a Kvaratskhelia. Sulle distinte la Dea si presenta con un’emergenza a centrocampo: De Roon è squalificato e Koopmeiners torna con un affaticamento dalla Nazionale, ma viene comunque schierato in mezzo accanto a Ederson, difesa titolare con Scalvini-Djimsiti-Kolasinac (recuperato) davanti a Carnesecchi. Bakker confermato sulla sinistra, Pasalic a supporto di De Keteleare e Lookman. Mazzarri fa il suo secondo esordio sulla panchina dei campioni d’Italia dando spazio a Raspadori in attacco, centrocampo di quantità con Anguissa, Lobotka e Zielinski, in porta c’è l’ex Gollini.
La partita è tanto bloccata che il primo tiro in porta arriva solo al 22’, con un colpo di testa di Pasalic. Le due squadre battagliano in ogni zona del campo, ma è difficile per i giocatori creare chance in spazi così intasati. Diventano allora fondamentali le palle inattive: i partenopei la sbloccano su sviluppo di corner già al minuto 34 con Rrahmani che colpisce solo in area, ma il difensore kosovaro è in fuorigioco per pochissimo. Un minuto prima era dovuto uscire Zappacosta per infortunio, al suo posto Hateboer; il copione si ripete quando Olivera si fa male al ginocchio, lo sostituisce Juan Jesus.
A proposito di corsi e ricorsi, il Napoli trova la rete al 44’ con un altro colpo di testa. Cross preciso di Di Lorenzo, Kvaratskhelia è liberissimo di colpire davanti a Carnesecchi e lo trafigge per il vantaggio degli ospiti. Un’impalpabile Dea prova la reazione nel finale: Hateboer crossa lungo sul secondo palo, Koopmeiners salta da posizione defilata e Gollini si oppone. Allo scadere dei quattro di recupero gli azzurri vanno vicini al raddoppio: Ederson perde malamente palla in area, Carnesecchi è super in uscita su Zieliniski, poi Scalvini salva su Di Lorenzo, ma è lo specchio di un’Atalanta in difficoltà per tutto il primo tempo.
Dal tunnel esce Ruggeri al posto di Bakker, uno dei fattori che contribuisce a rianimare gli orobici: il numero 22 ci prova subito con una gran botta da posizione molto defilata, Gollini respinge. Il portiere del Napoli deve però arrendersi al 53’: apertura di De Keteleare per Hateboer, cross preciso dell’olandese e Lookman svetta benissimo di testa mandando la palla all’angolino. È il gol del pareggio. La Dea gioca meglio, con gli attaccanti molto larghi e pronti a dialogare con gli esterni per creare occasioni. Gli uomini di Gasperini trovano anche la rete con Pasalic, viziata però da un evidente fuorigioco di Koopmeiners al momento dell’assist per il croato.
A quindici dalla fine c’è l’esordio in Serie A per Bonfanti, il classe 2003 rileva Kolasinac. Il Napoli inserisce Osimhen ed Elmas e sono proprio i due a confezionare il vantaggio: Carnesecchi rinvia malamente di prima, Cajuste intercetta sulla trequarti e serve Osimhen, il numero 9 allunga verso Elmas e per il macedone è facile mettere la sfera in porta.
Grande errore dei bergamaschi, che regalano la rete del vantaggio dopo un ottimo secondo tempo, vanificando una rimonta che aveva fatto sperare in un risultato in crescendo. Non basta però trovare la scossa giusta dopo i primi 45’ giocati a livelli troppo bassi: urge un cambio di marcia già a partire dalla sfida di giovedì 30 contro lo Sporting Lisbona: gara fondamentale per vincere il girone europeo, ma servirà la miglior Atalanta dal calcio d’inizio.