Alla seconda edizione della Coppa Alfredo Calligaris va in scena con una finalina che nasconde un match di Serie A. Si affrontano infatti Atalanta ed Hellas Verona, ovviamente nelle loro categorie Under 17. La Dea ha perso l’incontro con la Rappresentativa dilettantistica regionale, il Verona è stato superato dall’Albinoleffe e così le squadre si affrontano per il terzo e quarto posto.
La partita comincia con i bergamaschi in possesso di palla, pressione furiosa dell’Hellas nelle primissime battute. La prima vera occasione è un cross basso dalla destra per Bono, ma il suo destro è schiacciato e il portiere del Verona Bertolazzi para senza problemi, così come sul tiro da fuori di Arena due minuti prima. Il Verona non sta a guardare: azione insista sulla destra, la palla sfila fino a Brais, conclusione secca all’angolino che fulmina Finardi e porta avanti i gialloblù. Quest’ultimi provano a prendere in mano la partita, soprattutto sugli esterni.
Da qui arriva il cross che Peci batte sul secondo palo, Torma svetta solo ma manda a lato una bella occasione. Sul capovolgimento di fronte, Idele arriva sul fondo e mette in mezzo, Aliprandi arriva in corsa e a porta vuota pareggia i conti. Gli scaligeri accusano il colpo: dribbling secco di Bono in area e mancino su cui Bertolazzi si supera. Hellas che si riscuote al 20’: traversone dalla destra, Albertini rimette in mezzo di prima e Peci a rimorchio riporta in vantaggio il Verona tra le proteste degli orobici che volevano il fuorigioco del giocatore avversario. I veneti offrono una prestazione nel complesso migliore, la Dea vive di fiammate offensive, senza però trovare una vera occasione per il pari prima che l’arbitro fischi la fine del primo tempo.
Copione che non cambia all’inizio dei secondi 35’ di gioco, nonostante un fisiologico calo dei ritmi. L’Atalanta si affaccia in avanti con un’azione del solito Bono, ma ancora una volta Bertolazzi vince il duello a distanza con il nove neroazzurro. Qualche minuto dopo, lo stesso giocatore reclama un rigore per un contatto in area, giudicato però troppo leggero dall’arbitro.
In quello che è forse il miglior momento dei neroazzurri, l’Hellas sigla la terza rete. Altro cross dalla destra e altra conclusione con inserimento da dietro, questa volta è Coltro che arriva da dietro e manda sul 3 a 1 il Verona, ora totalmente padrone del proprio destino. Il risultato, del resto, non è mai in discussione, e a parte una sgasata di Rinaldi sulla sinistra la retroguardia gialloblù forma un muro invalicabile.