I “segreti” delle Contrade e delle Ca’ della Valle Imagna nel nuovo libro del Centro Studi

Il secondo tomo di "Valdimania del Lemenne" è un focus nuclei residenziali dei paesi di Berbenno, Bedulita, Brumano, Capizzone, Cepino, Corna Imagna, Costa Imagna, Fuipiano e Locatello.
5 Gennaio 2025

Nei prossimi giorni sarà pubblicato un nuovo testo dal Centro Studi Valle Imagna: il secondo tomo dell’opera Valdimania del Lemenne di Paolo Manzoni. La citata opera – tre Tomi di circa milleduecento pagine complessive -, coedita da Centro Studi Valle Imagna e Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo,volge lo sguardo non sulla storia di un singolo villaggio, bensì dell’intera Valle Imagna, studiata nelle sue diverse declinazioni territoriali e familiari, centrali e periferiche, civili e religiose, ricostruendone l’identità storico-culturale.

Mentre nel primo Tomo (già in distribuzione) l’autore ha descritto la genesi fondativa della geografia politica, religiosa ed economica della valle, giunta sino ai nostri giorni, approfondendo il processo di formazione dei Comuni e delle Parrocchie dal XII al XV secolo, i successivi Tomi II e III, dedicati alle Contrade e alle Ca’, entrano ancora più nel dettaglio, analizzando e storicizzando la nascita degli stanziamenti umani presenti in Valle anteriormente al Cinquecento.

Dapprima vi si illustrano i tempi e i modi con cui è avvenuta la colonizzazione del territorio. Poi, di ogni singolo paese, in ordine alfabetico sono riferite le contrade e le Ca’. Se ne ricerca la prima citazione storica e, dove possibile, l’origine del nome; si scopre così che le contrade più importanti risalgono perlomeno al XII secolo e che spesso i più antichi abitanti hanno lasciato il loro nome a molte località.

Il Tomo II, in particolare, si occupa dei nuclei residenziali dei paesi di Berbenno, Bedulita, Brumano, Capizzone, Cepino, Corna Imagna, Costa Imagna, Fuipiano e Locatello; il Tomo III di “Mazzoleni con Falghera”, Roncola, Rota Imagna, Selino, Strozza e Valsecca.

I risultati della ricerca sono frutto della consultazione di documenti quasi totalmente inediti: le pergamene capitolari in Curia Vescovile di Bergamo; le pergamene del Comune di Bergamo, in particolare quelle della MIA, in Biblioteca Civica A. Mai di Bergamo; le pergamene del Monastero di Pontida in Archivio di Stato di Milano; i registri di diversi notai conservati presso l’Archivio di Stato e la Curia Vescovile di Bergamo; gli Estimi del 1476 nella Civica Biblioteca di Bergamo…

Meticoloso e ricco è l’apparato delle note. I testi sono corredati da una documentazione fotografica (oltre 500 immagini a colori) che va alla ricerca delle tracce medioevali, purtroppo in gran parte cancellate dal tempo, ancora presenti negli edifici più rappresentativi della Valle.

valdimania de lemenne 2 - La Voce delle Valli

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