Grande traguardo per il Coro Polifonico del Santuario della Cornabusa che va “in trasferta” in Città Alta: la compagnia di cantori del Santuario di Sant’Omobono Terme animerà infatti una funzione nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo insieme alla Cappella musicale, il coro polifonico in servizio presso la stessa Basilica.
Samuele Salvi, musicista, insegnante di musica e direttore del Coro della Cornabusa ci spiega i dettagli: “Canteremo alla Basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo il 10 di aprile, la Domenica delle Palme: è una celebrazione molto particolare, durante la quale viene rievocata la Passione. Ci saremo noi del Coro della Cornabusa insieme alla Cappella musicale della Basilica. La musica è scritta dal maestro della Cappella stessa, Christian Gentili”. Per i cantori della Cornabusa, si tratta di una grande occasione.
“Noi eseguiremo alcuni canti che abbiamo ovviamente concordato: si tratta di un repertorio più o meno antico, tardo rinascimentale, scritti da autori come Da Vittoria o Ingegneri, quindi musica del XVI secolo”. Si tratta di un’iniziativa pensata da diverso tempo. “Questa idea è nata due anni fa – racconta Salvi – appena prima della pandemia, poi chiaramente non si è potuta fare a causa del lockdown. Ho la fortuna di conoscere il maestro Gentilini, è una persona molto capace, insegna anche in conservatorio. Ci ha invitati ad animare una celebrazione in basilica e ha scelto la Domenica delle Palme perché c’è bisogno di tanti cantori per simulare l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, si vuole ricreare la situazione effettivamente descritta all’interno del Vangelo”.
Si tratta chiaramente di una grande occasione, che porterà i cantori valdimagnini a confrontarsi con chi ha reso il canto il proprio lavoro. “Per noi, come coro della Cornabusa, è stata una grande opportunità, ci ha permesso di lavorare sodo per fare una cosa che permetterà ai cantori di accostarsi e cantare insieme a cantori professionisti che lavorano alla Cappella musicale. È una grande fortuna che non tutti i cori hanno, per questo sono particolarmente contento”.
Grande occasione che porta con sé grandi oneri. “Devo ringraziare i cantori per il loro straordinario impegno, è da febbraio che proviamo ininterrottamente per questa occasione. La preparazione è stata difficile, non è un luogo comune dove esibirsi e c’è la difficoltà di fare un repertorio che noi non abbiamo affrontato prima. La Passione del maestro Gentili contiene dissonanze molto accentuate, non è facile riprodurle, ormai siamo agli sgoccioli ma il più è fatto, si tratta di un salto di qualità per tutto il coro della Cornabusa”.
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