Il Linzone innevato è lo scatto da copertina: la foto di Bruno Mazzoleni vince il concorso CAI

Anche quest'anno grande successo per il concorso fotografico del CAI Valle Imagna, che ha visto trionfare il Santuario Santa Famiglia di Nazareth sul Monte Linzone immortalato da Bruno Mazzoleni.
28 Novembre 2023

Anche quest’anno grande successo per il concorso fotografico del CAI Valle Imagna, che ha visto trionfare la chiesetta sul Monte Linzone innevato – il Santuario Santa Famiglia di Nazareth – immortalata da Bruno Mazzoleni, pensionato di Almenno San Salvatore, originario di Bedulita, appassionato di fotografia da ormai 40 anni.

Dopo i Tre Faggi nel 2022 e Arnosto e il Resegone lo scorso anno, quest’anno sarà la chiesetta del Linzone protagonista sulla copertina del libretto per le attività 2024 del CAI Valle Imagna. “Lo scatto di Bruno Mazzoleni è piaciuto moltissimo – spiega Monica Frosio, segretaria del CAI Valle Imagna – Il Linzone è un soggetto sempre molto caratteristico. Abbiamo apprezzato anche il fatto che fosse a tema invernale. Come lo scorso anno, abbiamo messo all’interno del libretto altre fotografie meritevoli”. Venerdì 15  dicembre, alle ore 20.45, presso la sede CAI a Sant’Omobono Terme (ingresso percorso vita), si svolgerà la presentazione del libretto aperta a tutti e sarà presente anche il vincitore del concorso.

“Da qualche anno sono pensionato, ma per più di 35 anni sono stato il titolare di un officina meccanica in cui si costruivano parti di valvole per gli impianti petroliferi – racconta il vincitore Mazzoleni -. Potendo finalmente godere di molto più tempo libero, con un gruppo di amici mi dedico spesso alle escursioni sulle montagne bergamasche. Ho un rapporto particolare col Monte Linzone: lo raggiungo a piedi partendo da Almenno San Salvatore in compagnia della mia Canon, e spesso, al ritorno passo da casa, dalla mia Bedulita.

Naturalmente Il Monte Linzone non è la mia unica meta della valle. Data la mia età, ormai conosco quasi tutti i sentieri e le varie mete raggiungibili. La foto del concorso è stata scattata nei primi giorni di gennaio del 2021. Aveva nevicato da pochi giorni, quindi era l’occasione buona per fare qualche fotografia insolita di quella zona. Quel giorno ho fatto diversi buoni scatti, compresa la foto scelta”.

“Ho scoperto la passione per la fotografia, nei primi anni ‘80 – ricorda Mazzoleni – quando mia moglie per il mio compleanno mi regalò una Canon AE1. Con quella macchina fotografica ho iniziato a fotografare in modo spontaneo, senza conoscere a fondo regole e le tecniche di scatto. Qualche anno dopo ho scoperto anche la passione per la speleologia. La mia macchina fotografica mi ha seguito anche lì, nelle uscite domenicali trascorse in attività speleo delle grotte bergamasche. Proprio durante un’ uscita a Brumano, in fondo alla grotta Alasca, ho scattato una foto che successivamente è stata selezionata per la copertina della rivista “Ol Bus”, la rivista annuale del Gruppo Speleologico Orobico di cui facevo parte. Purtroppo la mia attività speleologica, ora, è saltuaria. Mi limito ad accompagnare i visitatori nelle grotte per il Gruppo Speleologico Valle Imagna.

Quando sul mercato fotografico sono arrivate le prime fotocamere digitali, ho iniziato a frequentare qualche corso per apprendere la tecnica e migliorare lo stile fotografico. Potendo ammirare il risultato del lavoro di fotografi che si erano spinti in posti lontani per catturare con le loro macchine immagini straordinarie, durante quei corsi ho maturato anche un forte desiderio di viaggiare. Ho iniziato a viaggiare molto, a volte per scopi turistici, spesso per compiere veri e propri tour fotografici. Non tengo più il conto dei paesi visitati, credo più di una trentina. Sono stato in paesi molto insoliti, come il Bhutan o la Kamchatka. In Etiopia, in Argentina e in Islanda sono tornato anche 3 o 4 volte. Secondo il mio parere queste tre sono le zone più intriganti, sia dal punto di vista paesaggistico sia fotografico. In questi giorni sto programmando un nuovo viaggio. La prossima metà sarà di nuovo l’Argentina e il deserto di Atacama in Cile”. 

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