I Mercati della Terra sono una rete internazionale di mercati che lavorano in accordo con i principi di Slow Food, e a San Pellegrino da quasi 4 anni viene realizzato quello della Condotta delle Valli Orobiche che da questo mese ha ricevuto l’ufficialità di essere stato inserito nella comunità internazionale dei “Mercati della Terra”. I protagonisti sono i piccoli produttori e gli artigiani del cibo. Vendono ciò che producono e trasformano e possono garantire e raccontare in prima persona la qualità dei loro prodotti.
Sui banchi del Mercato della Terra si trova cibo buono, pulito e giusto, i prodotti sono locali, freschi e stagionali; rispettano l’ambiente e il lavoro dei produttori; sono proposti a prezzi equi, per chi compra e per chi vende. I Mercati della Terra sono luoghi dove acquistare prodotti di alta qualità, ma anche spazi per costruire comunità, creare scambio e fare educazione.
“Il progetto dei Mercati della Terra di Slow Food,” spiega Beppe Cinardo, fiduciario della condotta Slow Food delle Valli Orobiche, “è nato nel 2004, con gli obiettivi di rendere fruibili i prodotti a filiera corta, di prossimità, stagionali, realizzati nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori; creare sbocchi di mercato per i produttori di piccola scala, normalmente esclusi dai canali commerciali convenzionali; favorire l’incontro tra i produttori e consumatori e rappresentare luoghi di scambio di conoscenze, di trasmissione dei saperi, di educazione del gusto e alla corretta alimentazione, di formazione di cittadini consapevoli. Luoghi dove sviluppare senso di comunità”.
Oggi i Mercati della Terra sono presenti in oltre 24 Paesi e sono espressione dei luoghi e delle persone provenienti dalle culture più varie. Hanno forme diverse (dal grande mercato cittadino al piccolo mercato rionale, dalle forme stanziali a quelle itineranti) ma seguono visione comune, descritta nelle Linee guida internazionali del progetto. “I produttori e gli artigiani che partecipano al Mercato della Terra,” continua Cinardo, “rispettano i Criteri di selezione che Slow Food utilizza per gli espositori dei suoi principali eventi come Terra Madre Salone del Gusto, Cheese e Slow Fish. Aderire alla rete dei Mercati della Terra significa impegnarsi a sviluppare e agevolare i progetti di Slow Food per la tutela della biodiversità, a condividere le principali iniziative di raccolta fondi per sostenere i progetti dell’associazione (Orti in Africa, Presìdi Slow Food, Arca del Gusto ecc.), a divulgare le campagne di Slow Food.”
Il Mercato della Terra di Slow Food tutela e favorisce la biodiversità agroalimentare creando un canale commerciale per gli ecotipi locali, adatti ad una domanda più limitata, aggregando l’offerta di piccoli produttori e artigiani che custodiscono la cultura e le sapienze manuali di filiere produttive buone pulite e giuste. I banchi del Mercato sono le vetrine delle nostre idee. Il Mercato della Terra è un tassello fondamentale per la creazione di politiche del cibo locali e può dimostrare, alle istituzioni, alla società civile, un altro modo di vendere e di acquistare. Il Mercato della Terra sostiene l’economia locale, dando uno spazio e una voce ai produttori di piccola scala, che possono raccontare direttamente chi sono, come producono, come formano i prezzi: la loro presenza fisica è la risposta alla ridotta trasparenza delle etichette. Il Mercato da valore alle loro scelte e al loro impegno.
Il nome del mercato viene comunicato sul sito web della Fondazione Slow Food per la Biodiversità insieme ai riferimenti del coordinatore del mercato. L’elenco ufficiale dei Mercati della Terra è disponibile a questo link insieme ai dati di riferimento. Il progetto ha un unico nome (Mercati della Terra) e marchio a livello internazionale affinché la comunicazione del progetto sia chiara ed efficace e la scelta di una denominazione diversa da “Mercato della Terra” non è possibile. È consentita la traduzione nelle varie lingue e la gestione del mercato di Slow Food può adattarsi a contesti diversi e alle necessità presenti in ogni territorio.
“Il Mercato della Terra deve garantire il più possibile un’offerta varia e completa” continua Cinardo, “ specialmente di prodotti di consumo quotidiano, dall’ ortofrutta fresca, al pane, ai latticini, alla carne, alle uova, ai prodotti conservati. Il numero minimo per l’attivazione del mercato è di 10 produttori e noi abbiamo aperto la prima volta con 15 espositori locali più la presenza dell’Istituto Superiore di San Pellegrino che è stato nostro partner sin dalla prima edizione. I Mercati della Terra devono essere organizzati periodicamente, e a San Pellegrino si svolgono la prima domenica di ogni mese. Le confezioni dei prodotti devono essere minime, facilmente scomponibili, compostabili o riciclabili o riutilizzabili. Non è consentito l’impiego di prodotti o utensili monouso in plastica. Gli espositori dei mercati possono usare solo oggetti compostabili o in materiali naturali (legno, vetro, fibre vegetali eccetera)”.
“Chi partecipa al mercato” conclude Cinardo, “deve descrivere il proprio lavoro con il maggiore dettaglio possibile, per questo motivo stiamo realizzando per tutti i partecipanti una etichetta narrante e un cartello esposto nello stand che attraverso un Q.R. Code premetta a tutti di conoscere meglio sia il prodotto che il produttore. I produttori del mercato sono selezionati secondo un principio di prossimità, che varia in relazione al contesto territoriale, logistico e produttivo. A parità di caratteristiche, i produttori locali più vicini fisicamente hanno la priorità nella selezione, ma il Mercato della Terra di Slow Food è anche un luogo di solidarietà, in cui poter ospitare saltuariamente produttori di altri Mercati della Terra, per integrare la propria offerta o fornire supporto in momenti di difficoltà.
Per questo motivo periodicamente ospitiamo produttori o rappresentanti di altri Mercati così come noi stessi siamo stati ospitati in altre regioni per raccontare i nostri prodotti. All’interno dei Mercati sono previsti momenti di educazione e sensibilizzazione alla filosofia di Slow Food quali, ad esempio, laboratori del gusto e show cooking, per questo motivo è nata la collaborazione con l’Istituto superiore di San Pellegrino che ogni volta partecipa alla manifestazione con i propri studenti attraverso show cooking sapienti che attirano sempre l’attenzione del pubblico. Oggi, ad esempio, 2 ragazze del terzo anno del corso di pasticceria, Melania e Kateryna, insieme alla loro insegnate Silvia Catanzaro, hanno preparato eccellenti cup cake con crema inglese e mele della Valle Brembana oltre che degli amaretti realizzati sempre rispettando le regole della valorizzazione del territorio. Per Noi è molto importante che le giovani generazioni capiscano l’importanza delle diversità e imparino a valorizzarle”.