Un video per mandare un messaggio di amore alla natura, un avvertimento con una nota di speranza. È ciò che Michel Scanzi e Vittorio Pesenti, due ragazzi zognesi con la passione per la pesca, hanno rilasciato su Yotube ieri (trovate il video a questo LINK), domenica 25 febbraio, in concomitanza con l’apertura della pesca. Un progetto che ha richiesto mesi di lavoro, accanto a tutti i contenuti che i due pubblicano da anni: “da circa sette anni facciamo video sulla pesca e la natura in generale su Big trout Axr, il nostro canale YouTube: entrambi abbiamo 23 anni”.
Questo contenuto, appunto, è un po’ diverso dal solito: “È un cortometraggio che abbiamo fatto uscire il giorno della apertura della pesca. Racconta una visione del mondo tra dieci anni, ma in modo pessimista, apocalittico, come non ci si fosse più nulla dopo le guerre e tutto quello che stiamo vivendo”.
Stretta attualità, dunque, ma non solo. “Nel video restano solo due persone (io e Vittorio) che non si ricordano nulla del “prima” e scappano nel bosco, qui si ritrovano in base a determinati concetti di sopravvivenza iniziano ad avere flashback comuni sulla pesca e alla fine si riconoscono come amici”.
Tematiche che vanno ben aldilà di amo e lenza che Vittorio e Michel sono soliti trattare. Anche la data di rilascio non è casuale. “Abbiamo scelto un giorno specifico perché già da qualche anno facciamo lo stesso video sull’apertura” spiega Michel “e fa tante visualizzazioni, è uno dei più visti. Abbiamo provato a cambiare il gioco, a fare una cosa seria in questi mesi invernali di pausa” aggiunge Vittorio. “Inseriamo altri temi oltre alla pesca, che si legano perché secondo noi, il primo modo di sopravvivere è comportarsi bene con la natura: io dico che l’uomo non potrà mai distruggere il mondo, che andrà avanti da solo, al massimo andrà avanti solo lui e ci estingueremo noi”.
Michel e Vittorio hanno ben chiara l’importanza della natura, anche la più comune e vicina a noi. “Il torrente dove registriamo il video è qui, dalle nostre parti, volevamo fare una cosa sul territorio, a fine video ci sarà una carrellata di riprese sui paesi della Valle” perché il cambiamento nei confronti di un mondo in pericolo parte da qui. “Cerchiamo di ritrovare quelle cose primarie, anche vedere un albero deve essere importante, l’acqua che scorre e la trota che ci nuota dentro deve stupirti: per molte persone non è più così” aggiunge Michel.
Il progetto procede bene: “Abbiamo sofferto ovviamente il freddo invernale, la brina c’è sempre. Quella è la grossa difficoltà” spiega Vittorio “oltre a registrare e imparare le battute: sulla parte video siamo molto ferrati perché siamo abituati a riprendere, ma ogni volta poi dobbiamo cambiarci per indossare i vestiti di scena. C’è stata anche la parte di scrittura, oltre alle clip da registrare con i droni” aggiunge Michel, esplicitando il messaggio che sarà presente nel video: “Ho provato a scrivere una sorta di poesia che viene letta da bambini alla fine delle immagini, mentre all’inizio ci saranno delle persone più anziane: simboleggia il fatto che c’è ancora speranza e che i dieci anni nel video non sono ancora passati e possiamo fare qualcosa per evitare quel futuro”.