Inaugurata sabato 22 luglio a San Giovanni Bianco, presso Casa Ceresa, la mostra “Nature Morte” di Giuseppe Milesi.
L'esposizione, curata da Eliseo Locatelli e ospitata nella cornice di Casa Ceresa a San Giovanni Bianco, raccoglie una cinquantina di opere del pittore dedicate principalmente a nature morte accompagnate dalle fotografie preparatorie alle stesse.
Scrive Eliseo Locatelli nell'introduzione al catalogo della mostra “Morte: se non fosse questo il termine canonico usato da secoli per definirne la tipicità compositiva, forse il pittore non le avrebbe chiamate così le sue “nature”, sempre che non intendesse proprio accentuare con questo epiteto, drammaticamente evocativo, l'insito auspicio di un riscatto da imprimere a quanto potevano altrimenti suggerire quegli accostamenti ormai sterili ed inerti”.
Queste tele appartengono alla collezione privata che il Comune di San Giovanni Bianco ha ricevuto in eredità dalla poetessa Elena Milesi, moglie dell’artista, che nel suo testamento stabilì che il suo patrimonio (costituito dalla collezione Milesi e da un attico di pregio in Piazza Mercato del Fieno a Bergamo) sarebbe stato assegnato alla prima Istituzione, tra cinque da lei indicate, in grado di presentare un valido progetto di valorizzazione dell'opera del marito.
Questi quadri inaugurano la prima di una serie di esposizioni che il Comune di San Giovanni Bianco promuoverà al fine di ricordare e valorizzare l'opera di Milesi, che va annoverato tra i maggiori artisti italiani del Novecento. Percorso che culminerà con la realizzazione di Casa Milesi, un contenitore culturale che sarà uno spazio espositivo permanente, oltre ad accogliere la biblioteca civica.
Un legame con Milesi che San Giovanni Bianco ha sempre mantenuto: si tratta infatti della terza mostra che la comunità dedica al proprio artista. La prima, nel 2007, seguita dalla mostra del 2015, realizzata in occasione del centenario della nascita, esposizione in cui, ancora una volta emerse il legame tra il pittore e la propria terra d'origine, ritratta in numerose opere giovanili e ribadita ancora oggi da Eliseo Locatelli che, durante l'inaugurazione ha sottolineato come, pur vivendo sempre lontano dal proprio pese, Milesi abbia sempre mantenuto un filo costante con le proprie radici sottolineando il proprio senso di appartenenza al paese natale.
Come ha ricordato il sindaco Marco Milesi, questa è la prima mostra senza Elena, moglie, insegnante, poetessa, ma soprattutto validissima testimone dell'eredità artistica del pittore. L'esposizione sarà visitabile fino al 13 agosto.
Gli orari di apertura sono 16-18 da lunedì a venerdì e 10-12, 16-18 sabato e domenica. Presso Casa Ceresa è disponibile il catalogo della mostra curato da Eliseo Locatelli ed edito dalla Corponove di Bergamo.
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