Riscaldati da qualche raggio di sole nella fredda domenica 11 dicembre, l’Aido Valle Imagna ha inaugurato il percorso del “Sentiero del dono”. Un cammino ad anello che in 11 km percorre tratti dei sentieri CAI 572 e 573 fra Selino Basso, Cepino, il passaggio d’obbligo al Santuario della Cornabusa, la salita a Costa Imagna e il ritorno alla partenza. Un progetto partito un’anno fa che con oggi ha visto la sua definizione.
La partecipazione all’inaugurazione ha visto ancora una volta la presenza dell’unità fra le diverse associazioni del territorio e non solo quali Avis, Croce Rossa, Gruppo Bersaglieri, Gruppo Carabinieri in congedo, associazioni Aido provinciale con il vicepresidente Gianpietro Zanoli, e Aido di Cassiglio, Ghisalba e Grassobbio, in amicizia da tempo anche grazie alle uscite in gita che Aido Valle Imagna organizza da diversi anni.
Dopo la presentazione iniziale è stata scoperta una pietra lavorata dall’ “uomo della pietra” Piero Invernizzi, incisa con il simbolo dell’Aido e simboli ben specifici da lui raccontati: “sul lato sinistro una goccia di sangue rosso con una farfalla che vola, simbolo di una vita che svanisce, il donatore. A destra una lacrima azzurra con un fiore che sboccia, simbolo di nuova vita,il ricevente.”
La parola è passata poi alle presenze delle Amministrazioni comunali dei Comuni uniti dal Sentiero del Dono con il vicesindaco Demis Todeschini e l’assessore Stella Sirtori per Sant’Omobono Terme e il consigliere di Costa Valle Imagna Fabio Mazzoleni.
“Un percorso dove storia, ambiente, natura, religiosità (con la Cornabusa) s’incontrano – ha dichiarato al taglio del nostro Todeschini -. Un modo per valorizzare il nostro territorio e i percorsi Cai Valle Imagna che invito tutti a scoprire”.
Più volte è stato ribadito quanto questo Sentiero del Dono non solo è improntato alla solidarietà e alla condivisione ma segno di “ridare vita” a luoghi di passaggio già esistenti, segno del passato, storia della nostra terra, ma anche da mantenere nel tempo, segni della nostra cultura da continuare a fare conoscere e valorizzare.
Infine il consueto taglio del nastro, da parte della presidente di Aido Valle Imagna Monica Bolis che non ha mancato di ringraziare il BIM nella persona di Carlo Personeni per il contributo, e alla presenza degli stretti collaboratori del progetto con consiglieri in felpa personalizzata, si è congedata lanciando la proposta che “questo Sentiero non finisca qui, ma che continui con una ipotetica linea di tragitto che si colleghi con l’ospedale Papa Giovanni e risalga per l’intera Valle Seriana, raggiungendo il “Tempio del donatore” a Vilminore di Scalve, attraversando tutti i paesi dove esiste una sezione Aido.”
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Ho percorso ieri, 25/02, il Sentiero del dono, un percorso davvero suggestivo e pieno di interesse naturalistico ed estetico. Pensavo di incontrare più persone lungo il tragitto, ma oltre alle persone residenti incontrate a Costa Imagna, sul sentiero non ho incontrato anima viva! Eppure sono partito da Selino piuttosto tardi, alle 8.45! Se da una parte mi ha permesso di vivere l’incontro e l’immersione nel dialogo con la Natura senza distrazioni, dispiace che sia così poco frequentato!
Se devo fare un appunto, pur apprezzando il lavoro di chi l’ha realizzato, è in riferimento alla segnaletica! Ci sono tratti in cui i segnavia CAI, le targhette AIDO e i bolli rossi sono evidenti e chiari, in altri tratti sono piuttosto assenti e, se non fosse stato per le indicazioni datemi da persone dei luoghi attraversati, avrei fatto molta fatica a completare l’anello. Rivedrei perciò la segnaletica, soprattutto nei crocevia. Comunque complimenti per chi ha ideato e realizzato il sentiero,
Carmine